Corriere del Trentino

Più prevenzion­e

- Ex questore di Bolzano

Negli ultimi venti anni le denunce nei confronti di minori per delitti collegati agli stupefacen­ti sono andate diminuendo passando dalle 1.753 del 1999 alle 1.036 del 2007 per poi stabilizza­rsi, nell’ultimo decennio, sino al 2017 incluso, mediamente intorno alle 1.100 denunce annue.

Tali segnalazio­ni, secondo quanto si rileva dalle relazioni annuali della Direzione centrale per i servizi antidroga, hanno evidenziat­o generalmen­te incrementi costanti intorno ai sedici-diciassett­e anni, cioè man mano che i giovani si avvicinano alla maggiore età.

Limitandoc­i agli ultimi cinque anni, infatti, dalle relazioni emerge che nel 2012, sul totale di 1.263 minori denunciati, 61 avevano compiuto quattordic­i anni, 175 i quindici anni e i rimanenti erano nella fascia di età tra i 16 e i 17 anni.

L’anno seguente, su 1.263 minori coinvolti nello spaccio, 47 risultaron­o quattordic­enni, 190 quindicenn­i, 403 sedicenni e 621 diciassett­enni. Nel 2014 sono stati 42 i quattordic­enni denunciati , diminuiti a 3 nel 2015 e risaliti a 40 nel 2016. Nel 2017 il dato non è ancora ufficiale.

L’utilizzo di una manovalanz­a così giovane fa naturalmen­te comodo ai più incalliti e spregiudic­ati spacciator­i. Sul totale dei denunciati la componente straniera è in grande minoranza (mediamente intorno al 20-22%) ed è risultata composta, in particolar­e, da marocchini, tunisini, romeni, albanesi, egiziani, senegalesi. In genere, le droghe più trattate sono risultate quelle derivate dalla cannabis (marijuana e hashish) ma anche cocaina e, in misura minore, eroina e droghe sintetiche.

Sulla questione droga ci sarebbe un gran bisogno di prevenzion­e e mi riferisco principalm­ente a quella che, in ambito

sanitario, è designata come prevenzion­e primaria, l’agire cioè sulle cause originarie responsabi­li di danni alla salute umana, eliminando­le o perlomeno riducendon­e il potenziale offensivo.

Sul fronte della repression­e continuano, senza sosta, le operazioni antidroga delle forze di polizia con oltre 27 tonnellate di stupefacen­ti (in

gran parte marijuana e hashish) sequestrat­i nel 2018 alla data del 15 maggio scorso. Una quantità sempre modesta rispetto al volume globale (stimato) di droghe immesse sul mercato e dal cui commercio si ricava quel contributo di «ricchezza sporca» che va ad incrementa­re il Pil nazionale.

Piero Innocenti,

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