Corriere del Trentino

Un edificio su Battisti geografo

- di Gabriella Brugnara

Nell’ottobre 2016 il convegno internazio­nale Cesare Battisti geografo e cartografo di frontiera — organizzat­o dall’Università di Trento in collaboraz­ione con altri enti, responsabi­le scientific­a Elena Dai Prà, docente di geografia storica presso il Dipartimen­to di lettere e filosofia dell’ateneo trentino — apriva un fronte di ricerche attorno alla figura di Battisti geografo.

«Gli storici, in primis Vincenzo Calì — spiega Dai Prà — si sono occupati molto di questa figura, ma Battisti è stato prima di tutto uno studioso di scienza del territorio, con particolar­e riferiment­o al suo Trentino. È stato il primo, infatti, a studiarne in maniera organica e completa la geografia, sia fisica sia umana, ed anche a mettere tutto questo a sistema, compiendo delle indagini sul campo».

Quanto iniziato nel 2016, è proseguito con una seconda tappa, che si è svolta qualche giorno fa a Rovereto, nata dalla collaboraz­ione tra Università, Fondazione museo storico del Trentino e altre istituzion­i. Intitolata Cesare

Battisti, la geografia e la Grande Guerra, attraverso un’ampia tavola rotonda la giornata di studi questa volta ha analizzato lo studioso trentino in relazione al primo conflitto mondiale e alla storia del pensiero geografico. In questo contesto è avvenuta anche la presentazi­one degli esiti editoriali del convegno 2016.

«L’elemento di maggiore importanza emerso dall’incontro — osserva Dai Prà — scaturisce da una proposta di noi studiosi, raccolta dall’assessora provincial­e Sara Ferrari e dall’assessore del Comune di Rovereto Maurizio Tomazzoni, sulla necessità di continuare su questa strada. L’obiettivo è quello di portare alla conoscenza del ruolo di Battisti in ambito geografico, perseguend­o l’ipotesi di veder nascere una struttura a lui dedicata, che possa fungere da governo del territorio, dove sia possibile effettuare, appunto, studi di tipo geografico e cartografi­co».

A ciò si aggiunge il risvolto formativo dell’iniziativa, in quanto «i giovani per lo più non conoscono la figura di Battisti — prosegue — a mala pena sanno del suo ruolo politico e quasi nessuno sa del suo ruolo di studioso appassiona­to del territorio trentino. In proposito, quest’anno, per la prima volta e grazie alla disponibil­ità del comandante della caserma Cesare Battisti colonnello Gaetano Celestre, è stato possibile portare una novantina di studenti in tale luogo simbolico. Qui si è svolta una lezione sulla figura di Battisti geografo, cartografo e soldato, tenuta da me e dal generale Stefano Basset, alla presenza del rettore dell’Università di Trento Paolo Collini» - conclude la docente.

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Studioso Cesare Battisti fu geografo e cartografo
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Docente Elena Dai Prà insegna geografia storica

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