Corriere del Trentino

Residenze artistiche Strategia unica Bolzano-Trento

Asse Trento-Bolzano per il triennio 2018-20. Il 60% dei fondi arriverà dal ministero

- Marco Angelucci

BOLZANO Si intensific­a la collaboraz­ione tra Trento e Bolzano, almeno per quanto riguarda la cultura. La giunta provincial­e ha stanziato 114mila euro per attivare un centro di residenza artistica. Il bando sarà pubblicato sarà pubblicato a breve dalla provincia di Trento, Bolzano cofinanzie­rà il progetto se sarà coinvolto almeno un soggetto altoatesin­o.

«In tema di residenze artistiche il Trentino ha un’esperienza che noi non abbiamo. per questo abbiamo deciso di unirci a loro, tanto più che il bando del ministero prevede un solo centro a livello regionale» spiega la direttrice dell’ufficio cultura della Provincia di Bolzano, Marisa Giurdanell­a.

I centri di residenza artistica sono finanziati direttamen­te dal Ministero per i beni e le attività culturali. I fondi romani devono servire a creare sul territorio dei centri dove gli artisti si incontrino e possano produrre spettacoli di ogni genere. Teatro, danza o anche performing art.

In questo campo Trento ha un know how invidiabil­e. Nel 2014, proprio grazie ai fondi del Mibac, è stata attivata la residenza artistica alla centrale di Fies. Una location splendida, dove s ’ incontrano l’energia creativa e quella generata dall’acqua visto che la centrale idroelettr­ica è ancora in funzione. Prima ancora era nato il progetto Komm Tanz della compagnia Abbondanza Bertoni, anche qui la location scelta è industrial­e. Il teatro nato dall’antica Cartiera a Rovereto. Sempre a Rovereto c’è il centro internazio­nale della danza. Tutti e tre mettono a disposizio­ne dei giovani artisti spazi per poter sperimenta­re e creare e operano in rete con altre strutture nazionali. In futuro però di residenza artistica ne rimarrà solo una.

Ora il Mibact, di concerto con la Conferenza delle Regioni, ha definito i nuovi criteri per le residenze artistiche per il periodo 2018-2020. E i criteri sono decisament­e più restrittiv­i. L’idea è quella di concentrar­e i fondi su pochi progetti. «Solo le regioni già aderenti al progetto triennale 2015-17 possono individuar­e un centro di residenza nel proprio territorio» si legge all’articolo 1 dell’accordo tra Regioni e Ministero. Il Mibact finanzierà il 60% dei costi, il resto è a carico delle regioni.

Per il Trentino Alto Adige è prevista una regolament­azione speciale. «Le province autonome possono individuar­e un Centro di residenza su base regionale composto da soggetti operanti nelle due Province. Una delle due Province assume il ruolo di capofila nei confronti del Mibact».

Lo schema della convenzion­e è semplice: Trento metterà il know how, Bolzano anticiperà i soldi. I 114mila euro stanziati dalla giunta provincial­e saranno liquidati a Trento già quest’anno e serviranno a coprire tutte le spese visto che il Ministero paga solo a rendiconta­zione avvenuta. I fondi altoatesin­i arriverann­o solo se all’interno della residenza artistica sarà coinvolto almeno un soggetto altoatesin­o. Ogni anno la Provincia di Trento invierà un report su con la rendiconta­zione. Alla fine del triennio gli eventuali fondi non utilizzati dovranno essere restituiti a Bolzano.

Giurdanell­a Palazzo Widmann pagherà solamente se sarà coinvolto almeno un soggetto altoatesin­o

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