Corriere del Trentino

Aquila, una notte magica Finale scudetto con Milano

Hogue-Sutton colossi, Forray regia da Oscar

- Di Stefano Frigo

TRENTO Finale scudetto. Per la seconda stagione consecutiv­a Trento ha la possibilit­à di cucirsi sul petto uno storico tricolore: dopo aver sconfitto in gara quattro Venezia (84 - 76) grazie ad una seconda metà di parità di grande vigore. Ora l’ultimo ostacolo é rappresent­ato da Milano, la serie si giocherà al meglio delle sette gare e prenderà il via martedì prossimo al Forum di Assago.

Problemi di roster ieri sera per entrambe le formazioni: i bianconeri devono fare a meno di Flaccadori fermato da un problema al flessore della coscia sinistra che lo costringer­à a due settimane di stop (stagione finita per lui), gli orogranata non recuperano Bramos con il tecnico De Raffaele che preferisce Johnson a Jenkins lasciato in tribuna. Coach Maurizio Buscaglia parte con il quintetto più classico composto da Forray, Shields, Sutton, Silins e Hogue; si parte e Watt ne segna subito 4 inframezza­ti dalla tripla di Forray. Gli attacchi hanno nettamente la meglio sulle difese e dopo cinque minuti la Reyer conduce 14 a 12, Hogue sotto canestro fa quello che vuole ma anche Daye é in palla (18 - 14) ancora il capitano argentino dal perimetro per il meno uno, lo imita Silin per il più due Trento (20 - 18). Si va a cento all’ora, entrano Beto e Gutierrez, a fine primo quarto l’Aquila é avanti 25 a 20 con gli ospiti che dopo la pausa breve centrano due triple di seguito con Johnson e Sosa. Buscaglia chiama time out ma non ferma il parziale ospite che sale undici a zero (31 - 25) mentre i padroni di casa non segnano per più di quattro minuti. Ci pensa Gutierrez a fermare il momento, seguito a ruota da Beto e Hogue per il meno uno (33 - 32), il messicano impatta dalla lunetta, Sutton é un fantasma - un punto in 20 minuti - e si va negli spogliatoi con l’Umana a quota 41 e la Dolomiti a 36. Si riprende da dove si era rimasti cioè dagli errori e dai falli di Sutton, Daye invece realizza tre punti con Silins che però ne fai sei un amen e riporta sotto i suoi (44 - 42). Shields pareggia con una schiacciat­a che fa esplodere il palazzetto, il ritmo è forsennato e Forray non sbaglia per il più due (49 - 47) proprio il play argentino é un altro giocatore rispetto alle altre partite dei play off. Massimo vantaggio Trento (57 - 50), Venezia é in affanno ma Sosa prova a dare la scossa dai 6.75, Buscaglia ritenta la carta Sutton togliendo Silins. A tre quarti di match i bianconeri sono avanti 62 a 57, il margine diventa subito di otto punti grazie a Hogue (66 - 57), se più si sveglia Sutton ecco servito il vantaggio in doppia cifra. La Reyer sembra un pugile alle corde ma proprio quando sembra sul punto di crollare a terra ecco Johnson e Haynes che dal perimetro non sbagliano (69 - 65). Altra magia di Forray da sotto canestro (73 - 68), gli orogranata non mollano (77 - 74) per poi sbagliare con Daye una palla pazzesca e con Sosa il possibile pareggio. Finisce con il pubblico di casa pazzo di gioia e decibel ad un livello mai sentito.

L’ultima sfida A contendere lo scudetto a Dolomiti Energia sarà Emporio Armani Milano

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Acrobati Qui sopra Shavon Shields, a destra Dominique Sutton (Rensi)

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