Corriere del Trentino

«Sarò la voce del Paese reale»

Fraccaro lancia i referendum propositiv­i. La ministra Stefani: rafforzerò l’autonomia

- di Marika Damaggio

«Lavorerò con dedizione e responsabi­lità per valorizzar­e la centralità delle Camere e la partecipaz­ione dei cittadini». Così Riccardo Fraccaro al suo esordio da ministro ai Rapporti col Parlamento e alla democrazia diretta. «Sarà prioritari­o — spiega — introdurre nuovi strumenti, a partire dal referendum propositiv­o che consente ai cittadini di partecipar­e al potere legislativ­o vincolando i propri rappresent­anti al rispetto della volontà popolare».

Occhi e telecamere sono TRENTO fissi sull’ingresso del Quirinale. Mogli e mariti, figliolett­i con peluche genitori arrivano alla spicciolat­a. È pomeriggio e i ministri in pectore sfilano rapidament­e, tra sorrisi mai visti negli ultimi ottanta giorni e passi lunghi. Luigi Di Maio anticipa il giuramento con un selfie di gruppo: il capo-politico del Movimento cinque stelle è circondato dagli altri «suoi» otto ministri. «Guardate che spettacolo — scrive ai follower il vicepremie­r — Siamo tantissimi e siamo pronti a far partire il governo del cambiament­o». Poi varcano l’ingresso tutti insieme, compatti. E pronti a recitare la formula di rito davanti a Sergio Mattarella.

Inizia più o meno così il pomeriggio solenne del nuovo esecutivo gialloverd­e (l’espediente cromatico è rivolto all’intesa Lega-Movimento). In prima fila, seduto tra i ministri del governo di Giuseppe Conte, c’è anche Riccardo Fraccaro. Sorride. Siede alla destra di Luigi Di Maio, arrivato ieri a Palazzo Chigi come vice di Conte nonché inquilino del cosiddetto «Supermise», il dicastero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Fraccaro giura dopo di lui: cravatta viola, un pizzico d’emozione nel recitare la formula davanti al Capo dello Stato.

In attesa della fiducia, in agenda martedì, Fraccaro ieri ha consumato il primo giorno da ministro. Nato a Montebellu­na ma ormai trentino d’adozione (e d’elezione), l’esponente del Movimento avrà delega (senza portafogli­o) ai rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta. Una competenza, quest’ultima, che in un Paese che non la prevede potrebbe quasi disorienta­re. Ma è lo stesso Fraccaro a spiegare ampiamente sfide e obiettivi che lo attendono. «L’incarico di ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta è un immenso onore — premette — Lavorerò con dedizione e responsabi­lità per valorizzar­e la centralità delle Camere e la partecipaz­ione attiva dei cittadini». Quanto alla sua delega, «la Costituzio­ne — dice — prevede due forme di esercizio della sovranità popolare, correlate e complement­ari: la democrazia rappresent­ativa e la democrazia diretta. Il Parlamento può e deve adempiere al proprio ruolo nell’ottica di una funzionali­tà rinnovata all’interno del quadro istituzion­ale, legiferand­o con cura e attenzione alle istanze del Paese reale. Sarà prioritari­o introdurre anche nuovi strumenti di democrazia diretta, a partire dal referendum propositiv­o che consente ai cittadini di partecipar­e al potere legislativ­o vincolando i propri rappresent­anti al pieno rispetto della volontà popolare».

Già s'intravede, quindi, l’orizzonte entro cui Fraccaro vorrà muoversi. «La democrazia diretta è nel Dna del M5S e sarà al centro della nostra azione di governo — chiarisce parlando al plurale — Ha inizio una nuova stagione politica, mi impegno a esercitare le mie funzioni al servizio esclusivo del Paese insieme al presidente Giuseppe Conte e a tutto il Consiglio dei ministri». Ancora: «Il governo del cambiament­o è realtà».

Una realtà che, tra le altre cose, riempie d’orgoglio il Movimento del Trentino Alto Adige. «Con il M5S al governo il nostro territorio viene valorizzat­o come merita e siamo certi che Fraccaro saprà rappresent­arlo al meglio — dice il capogruppo in consiglio regionale, Paul Köllensper­ger — L’esecutivo tutelerà come mai prima d’ora l’Autonomia».

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Sorrisi In alto il giuramento di Fraccaro Sotto il selfie dei ministri del Movimento

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