«Tifo per l’Italia Confrontiamoci sull’Europa»
L’italiano è impeccabile. Merito dei quattro anni vissuti a Roma da giovane, al seguito del padre diplomatico. La scuola era internazionale, l’angloamericana di via Crescenzio, «ma fuori, nelle strade e nelle piazze, parlavo italiano». Frans Timmermans ieri sera al teatro Sociale ha parlato di Europa e, nel giorno della nascita ufficiale del nuovo esecutivo, il primo vicepresidente della Commissione europea fa il suo annuncio: «Siamo pronti a lavorare insieme a questo nuovo governo — dichiara — per creare un’Europa unita, forte e solidale nell’interesse dei cittadini italiani e di quelli europei». A chi gli chiede se, da tifoso della Roma quale si dichiara, farà lo stesso anche per il nuovo governo, Timmermans risponde serafico: «Io tifo per l’Italia». «Non sapevo che sarebbe stato un giorno così importante — ammette l’ex ministro degli affari esteri dei Paesi Bassi e degli affari europei — a me tocca, dunque, fare le congratulazioni al presidente Conte. Per la Commissione europea è fondamentale cominciare un dialogo col nuovo esecutivo: in questo momento della nostra storia europea c’è bisogno di unità, di politiche che ci facciano crescere e diano speranza ai cittadini italiani ma anche ai 500 milioni di europei. A tutti occorre garantire una visione del futuro che ispiri e ci dia la possibilità di creare un’Europa forte, unita e solidale». L’austerity è finita quindi? «L’Italia crescerà di più del 2% il prossimo anno — ricorda — la cosa importante è utilizzare questa crescita nell’interesse di tutti». All’indomani delle polemiche che hanno caratterizzato i rapporti fra l’Italia e le istituzioni europee Timmermans si affretta a far sapere che «Jean-Claude Juncker ha mandato una lettera a Conte per dimostrare che siamo pronti a lavorare insieme: sia la Commissione che il governo italiano nutrono la speranza di creare un’Europa più forte. Per questo abbiamo bisogno dell’Italia». Paolo Savona agli affari europei è un buon interlocutore? «Sì, perché no?» conclude.