Dalla Pria «È soltanto propaganda»
Le associazioni che monitorano i passaggi dei migranti al Brennero confermano che non c’è alcuna emergenza. «É un gesto simbolico, non certo una misura giustificata dai numeri» dicono all’unisono Monica Dalla Pria e Matthias SchmidtSembdner.
Sono ormai anni che la Fondazione Langer ha attivato un progetto di monitoraggio al Brennero. Gli operatori della Fondazione non si limitano a raccogliere dati ma fanno anche un lavoro di orientamento aiutando i migranti a districarsi nel limbo giuridico in cui spesso finisce chi cerca di uscire dall’Italia. Un’iniziativa partita quando l’emergenza era al culmine.
«Cerchiamo di avere il polso della situazione al Brennero» spiega Dalla Pria che da circa un anno e mezzo è responsabile del progetto. «Rispetto all’estate scorsa i passaggi sono nettamente diminuiti. Almeno per quanto riguarda i treni merci». La cifre raccolte da Antenne migranti lo testimoniano. «Lo scorso anno venivano fermate sui treni merci circa 80 persone al mese, adesso meno della metà. Questo — spiega Dalla Pria — perché il numero di sbarchi sulle coste italiane è calato del 77% rispetto allo scorso anno. Poi — aggiunge — è evidente che se le persone vedono che i controlli sono aumentati scelgono altre vie. Al momento non c’è alcuna emergenza, i controlli vengono aumentati per ragioni propagandistiche».
Dello stesso avviso il ricercatore germanico Matthias SchmidtSembdner. «Sono atti simbolici per far vedere all’opinione pubblica che i confini sono controllati in maniera efficace. I numeri non c’entrano nulla».