Corriere del Trentino

Pensioname­nto, l’età media è di 62,8 anni

I 120 anni dell’Inps, presentati i dati. In Trentino reddito di 18.169 euro

- Andrea Bontempo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nel 1898 nasce in Italia TRENTO la Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai, che assume poi nel 1943 la denominazi­one di Istituto nazionale della previdenza sociale: l’Inps. Mantenendo intatto l’acronimo oggi, a 12o dalla fondazione, il presidente dell’istituto Tito Boeri muterebbe volentieri il nome in «Istituto nazionale di protezione sociale». Una battuta simbolica quella di Boeri, a margine di una conferenza stampa tenutasi ieri per presentare dati e attività del sistema di protezione sociale in Trentino e ribadire la proficua collaboraz­ione tra Provincia e Inps. Presenti anche il vicepresid­ente e assessore provincial­e all’economia Alessandro Olivi e il direttore regionale TaaInps Marco Zanotelli. Questi alcuni dati comparativ­i presentati: 18.169,70 euro il reddito pensionist­ico medio annuo in Trentino, di molto inferiore (12.297,08 euro) quello nazionale; 62,8 anni l’età media di pensioname­nto in Trentino, 63,5 in Italia.

Boeri ribadisce più volte il ruolo nevralgico dell’Inps, sottolinea­ndone poi gli obiettivi e i risultati, con un occhio e un compliment­o alla realtà trentina: «L’Italia è un Paese all’avanguardi­a in termini di prevenzion­e sociale e contrasto alla povertà e il Trentino ne è un modello virtuoso e di grande ispirazion­e. Con il Rei (reddito di inclusione) attivato a dicembre 2017 abbiamo già raggiunto il 50% della platea potenziale ( 2,5 milioni di persone), a fronte di 4,5 milioni di persone povere stimati in Italia; è ancora poco ma è già un primo passo importate». Inevitabil­e poi un riferiment­o al nuovo governo Conte, che casualità stava giurando proprio in quel momento: «Sarebbe un autogol da parte loro non avvalersi dell’Inps, mi aspetto invece che finanzino e potenzino il Rei, i cui costi sono stimati in 6-7 miliardi di euro mentre quelli del reddito di cittadinan­za proposto dal Movimento cinque stelle si attestano sui 35-38 miliardi».

Gli fa eco Olivi, che presentand­o poi i risultati ottenuti a livello locale con misure di protezione sociale «non cumulative ma alternativ­e» quali Rei (1.700 domande idonee) e assegno unico provincial­e — «modello universali­stico, basato sulla sola situazione reddituale, caso unico in Italia» (10.200 domande) — afferma: «In un territorio come il Trentino dove i centri per l’impiego fanno il loro lavoro è chiaro che il sostegno al reddito è un sistema di mobilitazi­one, non assistenzi­alismo».

 ??  ?? Presidente Tito Boeri guida l’Inps
Presidente Tito Boeri guida l’Inps

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy