Fraccaro (M5S) «Rafforzeremo le specialità»
L’esponente del Movimento: «Pronti alla fiducia in Aula, subito un rapporto stabile e trasparente» «Statuti speciali, nel contratto sono rafforzati. Accoglieremo anche le istanze delle altre Regioni»
Il ministro trentino Fraccaro (M5S)traccia la rotta: «L’autonomia è espressamente tutelata, non solo con la volontà di rafforzare gli Statuti speciali ma anche con l’obiettivo di accogliere le istanze di autonomia espresse dalle Regioni».
TRENTO Il registro è cambiato, la scelta dei tempi verbali pure. Liturgia del giuramento prima, celebrazioni per la Repubblica poi hanno già scansato le memorie lisergiche degli ultimi ottantotto giorni, fatti d’ incognite e coup de
théâtre. Ora l’esecutivo Conte incede verso la fiducia e i punti programmatici dell’accordo di governo sono pronti a essere spuntati. Anche Riccardo Fraccaro, neoministro con delega ai rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, pensa alla sua personalissima agenda. «L’obiettivo — annuncia — è restituire la sovranità al popolo in maniera completa». Pur rispettando i confini delle deleghe altrui, Fraccaro riflette inoltre su ciò che accade in Veneto (terra d’origine) e in Trentino. «L’Autonomia è espressamente tutelata — rassicura citando il contratto — non solo con la volontà di rafforzare gli Statuti speciali ma anche con l’obiettivo di accogliere le istanze di autonomia espresse dalle Regioni». Ministro, ora il governo è
atteso in Aula. Quali sono le aspettative?
«Il giuramento è stato un momento solenne, ma anche molto partecipato dall’opinione pubblica. Ho sentito nel profondo il senso dello Stato e insieme la vicinanza dei cittadini: questo rafforza la mia determinazione a svolgere con il massimo impegno il mio ruolo. È d’altra parte intenzione di questo governo lavorare per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani. La votazione sulla fiducia avverrà presumibilmente tra martedì e mercoledì nei due
rami del Parlamento e sarà l’occasione per creare da subito un rapporto stabile, forte e trasparente con il governo».
Cita Camera e Senato. Come intende svolgere il ruolo di ministro per i Rapporti con il Parlamento?
«Sarà mio compito assicurare la maggior presenza possibile del governo nei lavori dell’assemblea e delle commissioni, contribuendo così a recuperare l’importanza del lavoro parlamentare e la migliore efficacia dell’azione legislativa. Allo stesso modo le posizioni espresse dagli organi parlamentari dovranno trovare piena corrispondenza negli atti dell’esecutivo. Il nostro programma prevede di garantire la piena cooperazione istituzionale al servizio esclusivo dei cittadini».
Ha anche delega alla democrazia diretta. Un tema, come ha già spiegato, «che è nel Dna del Movimento». Dire democrazia diretta, in Italia, tuttavia significa riscrivere (o amplificare) gli istituti presenti. Da dove partire?
«L’integrazione della delega alla democrazia diretta risponde alla necessità di aggiungere un’ulteriore forma di mediazione, il popolo, che controbilancia i poteri esecutivo e legislativo. La partecipazione dei cittadini è un elemento di garanzia e di qualità del processo decisionale. Non a caso la nostra Costituzione prevede espressamente che, accanto alla democrazia rappresentativa, sia necessario valorizzare la democrazia diretta. L’obiettivo è quello di restituire la sovranità al popolo in maniera completa e profonda, in questo senso il referendum propositivo previsto nel nostro contratto di governo è lo strumento ideale di partecipazione».
Lei è veneto d’origine e trentino d’adozione. La duplice angolatura le consente di seguire da vicino alcuni temi. Uno su tutti: l’Autonomia. Il Veneto ha avviato il percorso per ottenerla, come agirà il governo in merito? E per quanto riguarda la specialità trentina?
«Il governo Conte è un governo politico, che esprime un programma chiaro e puntuale contenuto nel contratto. Sarà questo il nostro manuale operativo perché intendiamo rispettare gli impegni assunti con i cittadini. L’Autonomia è espressamente tutelata, non solo con la volontà di rafforzare gli statuti speciali ma anche con l’obiettivo di accogliere le istanze di Autonomia espresse dalle Regioni. Vogliamo favorire le più ampie forme di decentramento per offrire ai territori un governo di prossimità e ai cittadini la possibilità di incidere in maniera più immediata. Anche in questo modo intendiamo migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani».