Corriere del Trentino

Lagorai: cade un «Cessna» Morto pilota, allieva grave

Brusago Tragedia sul monte Croce. Volo didattico partito da Bolzano Vittima Riccardo Avi di 70 anni, gravissima l’allieva. Aperte due inchieste

- Dafne Roat © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un Cessna decollato da Bolzano è precipitat­o ieri mattina sul monte Croce, nei pressi di Brusago. Nell’incidente ha perso la vita il pilota Riccardo Avi, 70 anni. Gravissima una donna, allieva del primo.

TRENTO Ore 10.05 decollo dall’aeroporto di Bolzano. È un volo che chissà quante altre volte Riccardo Avi nella sua lunghissim­a esperienza di pilota, 70 anni, di cui la maggior parte trascorsi su un aereo, aveva fatto. Il Cessna 152 I-Svfg sorvola i cieli sopra la val Floriana, poi c’è Brusago. È una vallata aperta, senza troppe insidie, ma qualcosa ieri mattina è accaduto. L’aereo perde quota e precipita, si schianta contro una pianta e poi si infila nella boscaglia. Le ali si spezzano, l’abitacolo si schiaccia imprigiona­ndo tra le lamiere il pilota, originario di Terlano, ma da anni residente a Trevignano (Treviso) e la sua allieva, Tania Kofler, 30 anni, di Lana. Sono le 10.53.

Non è durato neppure cinquanta minuti il volo didattico dell’aereo da turismo diretto all’aeroporto di Vicenza. Il piano di volo prevedeva un primo step a Vicenza, poi Padova e infine ritorno a Bolzano. Non è chiaro perché il pilota abbia scelto quella traiettori­a, solitament­e per andare a Vicenza si vola verso l’altopiano di Asiago, ma i piccoli aerei da turismo non hanno obblighi di seguire i piani di volo. Pochi minuti dopo la chiamata d’allarme iniziano le febbrili operazioni dei soccorrito­ri. Sono stati alcuni escursioni­sti, testimoni impotenti della terribile tragedia, ad agguantare il telefono cellulare e a chiamare i soccorsi. Da Trento si alza in volo l’elicottero di Trentino Emergenza, da Bolzano il Pellikan. L’equipaggio raggiunge l’area semi boscosa e rocciosa che si affaccia nella parte più alta della valle del torrente Rio Brusago, tra le montagne Doss di Cirmi e il monte Croce. I resti del velivolo sono visibili dall’alto nella zona della Malga Casarine, una località amata dagli escursioni­sti, ma molto frequentat­a anche dalla gente del posto. Un gruppo di cacciatori con il naso all’insù vedono gli elicotteri abbassarsi di quota. «Avevo visto passare quell’aereo poco prima — racconta un cacciatore — ma non sembrava avesse problemi, poi ho notato l’arrivo degli elicotteri e ho capito che era successo qualcosa».

Il personale sanitario viene verricella­to fino al luogo esatto dello schianto. Non c’è tempo da perdere, per raggiunger­e la zona via terra servono quasi due ore. È troppo. La zona è impervia ed è raggiungib­ile con mezzi fuori strada e nell’ultimo tratto solo a piedi. Il medico rianimator­e viene calato, ma i sanitari si rendono subito conto che la situazione è disperata. Per Avi non c’è nulla da fare, il pilota altoatesin­o è morto sul colpo, mentre Tania Kofler viene estratta dalla lamiere e caricata sull’elicottero Pelikan diretto all’ospedale San Maurizio di Bolzano. In serata è stata sottoposta a un intervento chirurgico, è gravissima.

Nel frattempo oltre una trentina di vigili del fuoco dei corpi di Balselga di Piné, Pergine e Bedollo insieme ai carabinier­i della stazione di Baselga e i vigili del fuoco del nucleo spelo fluviale del corpo permanente di Trento salgono sulle camionette diretti in quota. Nell’ultimo tratto si può andare solo a piedi. Al lavoro ci sono anche i tecnici del soccorso alpino. Quando i soccorrito­ri raggiungon­o il luogo dello schianto iniziano le operazioni di messa in sicurezza e i rilievi dei carabinier­i. Si cerca di capire che cosa è successo. Forse una perdita di potenza, era già accaduto lo scorso anno per l’ultralegge­ro precipitat­o in Valsugana, a Scurelle. Ma non si esclude neppure un malore, un guasto o un errore umano. Ipotesi, questa, difficile da credere vista la vasta esperienza di Avi. Ma saranno i carabinier­i e gli ingegneri dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv). che ha aperto un’inchiesta, a chiarire cosa è accaduto in quei brevi attimi. Un investigat­ore è partito ieri da Roma.

Il pm di turno Carmine Russo ha aperto un fascicolo, ha ordinato l’autopsia sul corpo del pilota e ha disposto il sequestro dei resti del velivolo. Nel bosco, tra rami spezzati, ci sono pezzi di lamiera ovunque. «Abbiamo cinturato tutta la zona» spiega il comandante dei vigili del fuoco di Balselga, Aldo Moser. Poco dopo le 16 la salma è stata recuperata e portata a valle. Un intervento tutt’altro che facile verso le 14 è scoppiato un violento temporale con grandine. In paese alcuni passanti, al riparo dalla pioggia sotto la pensilina del ristorante, chiedono cosa è successo. Lo sguardo rivolto alla montagna, mentre un gruppo di tecnici, poco distante, allestisco­no il set per il nuovo film con Riccardo Scamarcio, «Il testimone invisibile», che proprio ieri e oggi farà tappa a Brusago.

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di Tristano Scarpetta
 ??  ?? In quota L’intervento dei soccorrito­ri sul monte Croce dove è precipitat­o l’aereo da turismo partito ieri mattina da Bolzano. A fianco i resti del Cessna 152 dopo lo schianto nella boscaglia nei pressi di malga Casarine, sopra Brusago.
In quota L’intervento dei soccorrito­ri sul monte Croce dove è precipitat­o l’aereo da turismo partito ieri mattina da Bolzano. A fianco i resti del Cessna 152 dopo lo schianto nella boscaglia nei pressi di malga Casarine, sopra Brusago.
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 ??  ?? È grave Tania Kofler di Lana, l’allieva del pilota Riccardo Avi morto ieri nello schianto sul monte Croce, sopra Brusago
Il Cessna 152 era partito dall’aeroporto di Bolzano ed era diretto a Vicenza
È grave Tania Kofler di Lana, l’allieva del pilota Riccardo Avi morto ieri nello schianto sul monte Croce, sopra Brusago Il Cessna 152 era partito dall’aeroporto di Bolzano ed era diretto a Vicenza
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Cinturata L’area dove è precipitat­o l’ultralegge­ro partito da Bolzano. Difficile le operazioni di soccorso, la zona è molto impervia

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