Maggioranza, verso il Rossi-bis Pd e Upt ancora senza alternative
TRENTO Fossimo in Inghilterra, i bookmaker starebbero da tempo raccogliendo le scommesse e, oggi, pagherebbero poco la conferma di Ugo Rossi a capo del centrosinistra: in vista del nuovo vertice di martedì, non c’è ancora un nome alternativo che abbia chance concrete. Ai dem è rimasta in mano la sola Monica Baggia, mentre l’Upt insiste ancora senza esito nel corteggiamento di Francesco Valduga. Il tempo, però, non è infinito.
Il Pd del Trentino, nel rispetto della propria democrazia interna, discuterà domani in assemblea la questione candidato presidente. Salvo colpi di scena, però, al segretario Giuliano Muzio restano ormai solo due opzioni. La prima è chiedere di indicare Baggia come candidata del Pd, nella consapevolezza che non solo verrà bocciata dal Patt, ma che non verrà sostenuta nemmeno dall’ Upt. Insomma, una candidatura per dire «noi un nome alternativo lo avevamo». La seconda opzione è dare per persa la partita candidato presidente, fare leva sulla necessità di ritrovare l’unità per fare fronte all’ondata populista chiedendo a Rossi impegni precisi sul programma.
La situazione in casa Upt è ancora in divenire, ma ormai da molto, forse troppo tempo perché la situazione si sblocchi. Dopo aver ri-sondato — senza esiti tangibili — la disponibilità di Carlo Daldoss, i vertici dell’Unione sono tornati a sperare nel sindaco di Rovereto, ma il disegno di un centrosinistra tutto nuovo che non si allarghi ai civici, ma poggi su di loro, pare ogni giorno un progetto più difficile da realizzare. Intanto, il Patt e Rossi sollecitano una decisione. Se anche l’incontro di martedì dovesse risolversi in un nulla di fatto, la tensione sarebbe destinata a crescere.
A sinistra, la tradizione della divisione viene rispettata. Dopo l’appello di Fabiano Lorandi, che a nome di Mdp chiede di costituire una lista di sinistra che affianchi il Pd e la maggioranza, il comitato promotore di Liberi e Uguali si dice «stupito» dalle dichiarazioni del portavoce di Mdp, che martedì sarà al tavolo della maggioranza. «La sua proposta giunge tardi. L’impegno di Leu del Trentino è quello di portare avanti un confronto con le varie realtà politiche e sociali per costruire un programma che ponga al centro le disuguaglianze ed i temi ambientalisti. Niente chiusure aprioristiche quindi, ma solo confronti politici con le altre forze in campo». Inutile sottolineare come il discrimine tra le due proposte di liste «unitarie» di sinistra sia tra chi è pronto a sostenere il centrosinistra e chi guarda con freddezza a quella prospettiva.
Sinistra Leu critica la proposta di Fabiano Lorandi di una lista alleata del Pd