Bort: sì a Valdastico e terza corsia Dorfmann: investire sulla ferrovia
L’economia trentina chiede soluzioni rapide, ma l’Svp frena
La protesta degli autotrasportatori BOLZANO contro l’Austria cresce e il mondo economico torna a chiedere Valdastico e terza corsia in A22. Soluzioni di cui l’Svp non vuole nemmeno sentir parlare.. «Occorrono investimenti per rendere più attraente la ferrovia: o si interviene sul quadrante Europa o sull’ interporto di Isola della scala» sottolinea l’eurodeputato Svp, Herbert Dorfmann che rilancia anche la necessità di attivare un pedaggio di corridoio per evitare il traffico di transito.
L’impennata di transiti sull’A22 sta mettendo a dura prova la tenuta dell’autostrada. L’Austria, in corrispondenza delle giornate più critiche, dopo aver introdotto il divieto notturno ha anche deciso di bloccare i mezzi pesanti nei momenti più critici. Come giovedì scorso. Il risultato è stato che venerdì, appena è venuto meno il blocco, l’A22 è stata presa d’assalto dai tir e si sono formate lunghissime code. Il presidente di Conftrasporto Uggè ha incontrato la vicepresidente della Camera Mara Carfagna chiedendole di intervenire a Bruxelles per far sanzionare Vienna.
Anche il mondo economico trentino chiede provvedimenti. «Servono terza corsia e Valdastico, magari con l’uscita a Rovereto piuttosto che in Valsugana» dice il presidente della Camera di commercio trentina Gianni Bort. «Le strade — insiste — sono un traino per lo sviluppo economico e portano benessere, non possiamo permetterci un A22 congestionata». Secondo Bort andrebbe trovata una soluzione per tassare chi più inquina. «I mezzi più inquinanti devon pagare un pedaggio più alto, e occorrono anche investimenti per incentivare la mobilità elettrica. Aumentare i pedaggi non è la soluzione e non possiamo aspettare il tunnel di base».
In Alto Adige invece l’aumento delle tariffe è la soluzione più gettonata, di terza corsia non si vuole nemmeno sentir parlare. «Occorre un road pricing diverso, con tariffe più alte non ci sarebbe più il traffico deviato. Inoltre — sottolinea l’eurodeputato Svp, herbert Dorfmann — servono investimenti per rendere la ferrovia più competitiva. Si decida se intervenire sul quadrante Europa a Verona o se potenziare l’interporto di Isola della scala. Per questo dovrebbero impegnarsi gli autotrasportatori. Chiaro che i blocchi che fa l’Austria non sono una soluzione ma servono a lanciare un messaggio».