Corriere del Trentino

Il nuovo governo

- Rita Grisenti , TRENTO

Finalmente dopo tre mesi abbiamo il nuovo governo di questa legislatur­a. Non entro nel merito dell’iter che abbiamo vissuto anche noi cittadini. Come ben dice il professor Cassese avevano l’obbligo di provarci i due migliori perdenti, visto che la legge elettorale non consente vincitori certi. Abbiamo assistito a manfrine, balletti, corteggiam­enti e quant’altro con un presidente della Repubblica che ha saputo mantenere il timone ben saldo di questa sciagurato Titanic che sembra sia diventato il nostro Paese. Ora il governo c’è e secondo democrazia deve agire e non resta che fare i migliori auguri. In fondo noi cittadini non chiediamo altro che di avere qualche sicurezza per i giorni futuri, per noi, generazion­i più adulte, ma anche e soprattutt­o per quelle giovani che un futuro non ce l’hanno ben disegnato e meritano maggiori

certezze. Li vedremo all’opera e poi giudichere­mo. Ma un aspetto, fra i tanti, mi ha colpito e mi ha quasi offeso. Sono nata europeista, ed europeista penso che morirò. La mia generazion­e ha dato vita e linfa all’Europa. Ora spira un vento anti Europa che personalme­nte non condivido. Quello però che mi ha offesa come cittadina è stata la

vicenda Savona. Bloccato dal presidente della Repubblica per il ministero dell’economia è stato fatto rientrare dalla finestra proprio per quello degli affari europei. L’offesa è di vedere attribuire tale dicastero a un uomo che vuole sminuire e inficiare l’Europa pur negando di essere antieurope­ista.

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