Il nuovo governo
Finalmente dopo tre mesi abbiamo il nuovo governo di questa legislatura. Non entro nel merito dell’iter che abbiamo vissuto anche noi cittadini. Come ben dice il professor Cassese avevano l’obbligo di provarci i due migliori perdenti, visto che la legge elettorale non consente vincitori certi. Abbiamo assistito a manfrine, balletti, corteggiamenti e quant’altro con un presidente della Repubblica che ha saputo mantenere il timone ben saldo di questa sciagurato Titanic che sembra sia diventato il nostro Paese. Ora il governo c’è e secondo democrazia deve agire e non resta che fare i migliori auguri. In fondo noi cittadini non chiediamo altro che di avere qualche sicurezza per i giorni futuri, per noi, generazioni più adulte, ma anche e soprattutto per quelle giovani che un futuro non ce l’hanno ben disegnato e meritano maggiori
certezze. Li vedremo all’opera e poi giudicheremo. Ma un aspetto, fra i tanti, mi ha colpito e mi ha quasi offeso. Sono nata europeista, ed europeista penso che morirò. La mia generazione ha dato vita e linfa all’Europa. Ora spira un vento anti Europa che personalmente non condivido. Quello però che mi ha offesa come cittadina è stata la
vicenda Savona. Bloccato dal presidente della Repubblica per il ministero dell’economia è stato fatto rientrare dalla finestra proprio per quello degli affari europei. L’offesa è di vedere attribuire tale dicastero a un uomo che vuole sminuire e inficiare l’Europa pur negando di essere antieuropeista.