Il nodo credito influenza le elezioni di Federcoop
Venerdì l’elezione del presidente. Mattarei: «Il tema delle banche è politico»
TRENTO Mancano pochi giorni all’assemblea di Federcoop per nominare il nuovo presidente e il rapporto con il gruppo nazionale di Cassa centrale banca (Ccb) è una delle aree in cui maggiormente si misureranno i candidati. In parallelo va prendendo forma l’idea di una Federazione trentina come motivo di unione fra le Casse rurali locali, che si apprestano ad entrare in una dimensione nazionale e che potrebbe invece allentare i loro legami.
Per inquadrare i pesi in campo va ricordato che le previsioni più accreditate parlano ancora di un ballottaggio fra Marina Mattarei ed Ermanno Villotti, in cui Michele Odorizzi e Piergiorgio Sester potrebbero fare da ago della bilancia. Ma non si possono escludere sorprese.
Villotti, presidente della Rurale Lavis, afferma: «Il credito non potrà esimersi dall’assumere le sue responsabilità nella ridefinizione degli assetti della Cooperazione trentina». Perché? «Il credito ha 126.000 soci, metà del totale», quindi deve contare a prescindere. Un ragionamento che supporta la candidatura di un presidente di banca in Federcoop, anche se la riforma concentrerà gran parte delle funzioni nel gruppo nazionale di Ccb. Caso emblematico quello del pagamento delle quote associative: se la Federazione perde funzioni bancarie, Ccb indica alle Casse rurali di pagare progressivamente di meno. Il dibattito è aperto, per Federcoop l’amLa manco sarà pesante. «È avvilente concentrarsi sulla questione delle quote — tuona però Odorizzi —. Le Rurali contribuiscono alla costruzione del progetto esattamente come tutte le altre coop».
L’ammanco di risorse però è un tema che non si potrà eludere a lungo. «La Federazione si troverà ad offrire servizi con meno risorse — sottolinea Villotti — bisognerà concentrare le attività su alcuni aspetti, rappresentatività e formazione».
sensazione è che il forte gruppo di Ccb che nascerà a gennaio avrà la possibilità di influire sulla vita di Federcoop a seconda del risultato dell’assemblea dell’8 giugno. Che ne pensa Marina Mattarei? «La discussione sulle quote associative non è un approccio corretto. Il tema qui è politico. Bisogna riportare in Trentino la testa del Fondo comune delle Casse rurali e presidiare il passaggio: un tema politico di cui tutto il movimenti si deve far carico».
Interviene anche il presidente uscente, Mauro Fezzi, che spinge «per tenere unite le Casse rurali, dare un senso alla loro appartenenza al territorio». Le Rurali trentine più Phoenix, informatica bancaria, peseranno per il 30% nel gruppo di Ccb. «Bisogna coinvolgere i soci — afferma Sester — in progetti comuni, in modo che i cooperatori non vadano ad accendere un mutuo in altre banche. Pensando inoltre che la governance del gruppo di Ccb per ora è in Trentino, domani non si sa». La Federazione, insomma, dovrebbe rappresentare il polo territoriale per le Rurali all’interno della dimensione nazionale.
Altro tema su cui si sono confrontati i candidati è quello della Vigilanza, dei controlli più o meno «preventivi» sullo stato di salute delle aziende, del protocollo con la Provincia di Trento per la trasmissioni di dati a quanto pare riservati. Per Odorizzi è giusta la «prevenzione», per poter «intervenire tempestivamente», rassicurando i soci con un approccio «rigoroso». Mattarei parla di un «ruolo indebolito della Vigilanza», che leggendo i bilanci non può «fotografare tutto». Per questo serve una proposta «per affiancare l’impresa». Per Sester «occorre una linea di demarcazione più forte fra Federazione e Vigilanza. Anche sulla vicinanza non ci dev’essere alcun tabu».
Ma quali sono le vere differenze che porteranno le cooperative a fare una scelta o un’altra? La sintesi di Villotti: «Esprimiamo tutti storie diverse». Quindi probabilmente si voterà lo stesso Villotti per mantenere compattezza con il credito, Mattarei per dar spazio a una voce femminile e premiare il movimento riformista, Sester se si vorrà «rovesciare la piramide» con una persona che non ha mai avuto cariche, Odorizzi per la conoscenza trasversale dei settori.