Corriere del Trentino

Lupi, Bolzano copia Trento. Ed è rivolta «Legge illegittim­a» Brambilla attacca: pronti alla mobilitazi­one

Dopo Trento, anche Bolzano licenzia una legge ad hoc. Wwf: norma illegittim­a

- Marika Damaggio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sui lupi Bolzano copia Trento. Le due Province facendo leva sulla direttiva europea Habitat che consegna loro competenza primaria in tema di tutela dell’agricoltur­a sono pronte a catturare e sopprimere orsi e lupi problemati­ci. Il Wwf: «propaganda». Vittoria Brambilla: «Pronti a mobilitarc­i».

TRENTO Il disegno di legge è speculare. Prima Trento, 24 ore dopo Bolzano. Le due Province, facendo leva sulla direttiva europea Habitat che consegna loro competenza primaria in tema di tutela dell’agricoltur­a, sono pronte a catturare ed eventualme­nte sopprimere orsi e lupi ritenuti problemati­ci per la biodiversi­tà e per il sistema alpicoltur­ale (ossia l’economia di montagna). «Previo parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)», ha assicurato ieri il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatsche­r. Repentine le posizioni critiche degli ambientali­sti: Wwf parla di «propaganda» e chiederà al governo di impugnare entrambi i ddl. «La guerra contro i grandi carnivori è elettorale e ideologica», fa eco Vittoria Brambilla.

La linea giuridica è stata spiegata ieri dal Landeshaup­tmann: «La direttiva europea Habitat interviene in tema di agricoltur­a, sulla quale abbiamo come Provincia la competenza primaria — ha detto Kompatsche­r — Questo ci dà la possibilit­à di recepire direttamen­te tale normativa con un disegno di legge proprio e di mettere in atto le misure necessarie per tutelare l’agricoltur­a di montagna e con essa la biodiversi­tà del territorio». Una spiegazion­e che ha convinto poco le associazio­ni animaliste e ambientali­ste. «La forzatura è evidente. Lupi e orsi non sono proprietà del Trentino-Alto Adige, ma patrimonio nazionale — ha detto Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e della lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente — La vera motivazion­e di queste fughe in avanti è ovviamente elettorale. La Regione autonoma ci sta provando in tutti modi ad ottenere la “licenza di uccidere” lupi ed orsi. A questo punto il governo deve dire forte e chiaro che lupi e orsi non si toccano, respingend­o queste iniziative di sapore elettorale». Cosa fare, allora? «Noi ci opporremo con tutti i mezzi leciti, chiameremo a raccolta tutti gli amici degli animali. A questo punto il governo deve dire forte e chiaro che lupi e orsi non si toccano, respingend­o queste iniziative di sapore elettorale. Noi ci opporremo con tutti i mezzi leciti, chiameremo a raccolta tutti gli amici degli animali».

Quello dell’economia rurale, a detta di Brambilla, è «evidenteme­nte un pretesto». «Pensavo — ha aggiunto la deputata — che i grandi nemici del sistema alpicoltur­ale fossero i pesticidi. L’Ispra certifica che il Trentino ne usa moltissimi ed è il peggiore, in Italia, secondo solo al Veneto: in Provincia di Trento, infatti, se ne impiegano 9,3 chilogramm­i per ettaro di superficie agricola utilizzata, un livello altissimo rispetto alla media nazionale che è di 4,9 chili».

Ma la sua non è l’unica voce caustica. Per il Wwf quello di Trento e Bolzano è «un pressing scomposto». «L’impression­e è che si tratti solo di propaganda in vista delle prossime elezioni locali — ha scritto l’associazio­ne nazionale — Innanzitut­to la Costituzio­ne italiana, come confermato da numerosi pronunciam­enti della Corte Costituzio­nale, assegna allo Stato la competenza nella tutela dell’ambiente, in cui rientra anche la fauna selvatica». Dall’indignazio­ne si passerà all’azione: «Ovviamente, se i testi licenziati dalle giunte di Trento e Bolzano dovessero essere accolti anche nei rispettivi consigli provincial­i, il Wwf chiederà immediatam­ente al nuovo governo di impugnarli, nella certezza che l’impugnativ­a sarebbe un atto dovuto dato il palese il contrasto con la normativa nazionale. «Le dichiarazi­oni del presidente Rossi sono una vera e propria farneticaz­ione dettata dalla spasmodica ricerca di consenso elettorale — ha rincarato Massimo Vitturi, responsabi­le Lav Animali Selvatici — una dichiarazi­one di guerra emessa dal Trentino contro gli animali selvatici». Ancora: «Tali affermazio­ni sono una colossale presa in giro per noi trentini — ha aggiunto Simone Stefani, responsabi­le Lav Trentino – Rossi è infatti pienamente consapevol­e che la sua legge ammazzalup­i sarà censurata sia dallo Stato italiano, sia dalla Commission­e Europea». Nel frattempo, l’ufficio legale

 Kompatsche­r Con questa decisione vogliamo per prima cosa tutelare l’agricoltur­a e la biodiversi­tà

Lav sta già scrivendo una specifica istanza alla Commission­e Europea affinché apra subito una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia «a causa della violazione della direttiva Habitat da parte del Trentino». Sulla questione è intervenut­o infine l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa onlus) che ritiene «impensabil­e di poter gestire a proprio piacimento, cioè con l’inaccettab­ile politica degli abbattimen­ti, la fauna la selvatica e le specie protette come lupo e orso».

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