Gli artisti italiani alle documenta di Kassel
Il volume sarà presentato da Anna Zinelli sabato a Kunst Meran
Un sabato immersi nella storia dell’arte, quello in arrivo a Merano. Un paio d’ore, forse un po’ di meno a ripercorrere nei locali di Kunst Meran le gesta di una serie di artisti italiani a varie edizioni di «documenta» che periodicamente a Kassel sintetizza scenari già acquisiti, li approfondisce e ne fa discutere.
Sabato 9 giugno, alle 11, la protagonista sarà anche la giovane e talentuosa ricercatrice italiana Anna Zinelli, la quale curerà la presentazione del volume alle documenta di Kassel (Mimesis, 2017).
Nata nel 1955 con l’intento programmatico di «documentare» lo stato dell’arte, la “documenta” di Kassel si è rapidamente imposta nel panorama espositivo internazionale.
Il libro intende indagare il modo in cui l’arte italiana è stata proposta, interpretata e recepita, considerando «il ruolo dell’esposizione nel processo di rinnovamento dei sistemi espositivi di questi anni e, da una prospettiva “esterna” al territorio, le modalità di diffusione dell’arte italiana su un piano internazionale».
Per la verità, parte della critica internazionale ha sempre ritenuto negli anni di non condividere le scelte della comunque importante e vitale manifestazione tedesca. Tanto da avere definito l’edizione dello scorso anno «una settimana di passione per documenta 14 e il suo staff.
Sarà il progetto disseminato tra due nazioni e due città (Atene, in Grecia e Kassel, casa madre, in Germania) , saranno i progetti partecipativi nati per unire le due nazioni, o il corpulento staff curatoriale: sta di fatto che la quinquennale guidata dal curatore polacco Adam Szymczyk ha dato da tribolare fino all’ultimo giorno. La mostra sarà ricordata anche perché è stata la prima a fuoriuscire dai confini della Germania, inaugurando tra due Paesi con una relazione politica ed economica.
Anna Zinelli è dottore di ricerca in storia dell’arte e dello spettacolo (Università di Parma, 2015).
Ha pubblicato su diverse riviste scientifiche e cataloghi, svolto attività archivistica, redazionale e curatoriale. Ha partecipato a giornate di studi e convegni (tra cui: Museo Civico di Bolzano, MSU - Museo di Arte Contemporanea di Zagabria, Università Cattolica di Milano, Museo CAMEC di La Spazia, Accademia di Brera, CSAC di Parma).
Ha inoltre co-curato il volume Socin e Carmassi. Opere della Fondazione Socin (Zinelli & Tamassia, Skira 2016). I suoi studi vertono sulla storia della critica d’arte e la storia delle esposizioni, con particolare attenzione per gli scambi tra Italia e Germania.