Hgv, il nodo della raggiungibilità «Informare meglio i turisti su limiti e mobilità alternativa»
Liberare l’Alto Adige BOLZANO dal traffico delle automobili. È questo l’ambizioso obiettivo che l’unione degli albergatori Hgv si è posta come base di un workshop tenuto nella sede della Federazione delle cooperative Raiffeisen a Bolzano. Un ragionamento utopico che presenta, però, degli spiragli concreti di attuabilità.
Il confronto tra esperti, infatti, ha portato ad una lista di misure che potrebbero avvicinare l’impatto zero delle vetture sul territorio. Idee che sono state illustrate in un convegno pomeridiano.
«La mobilità e la raggiungibilità sono il cuore dell’economia — ha commentato il presidente della Provincia Arno Kompatscher — si tratta di un elemento chiave per il nostro turismo. Particolare attenzione va posta anche agli scambi interni perché il turista se ne deve andare con la sensazione di comodità e il desiderio di tornare».
«Tutti dobbiamo fare la nostra parte — gli ha fatto eco il presidente dell’Hgv Manfred Pinzger — per ottenere questo risultato. La cooperazione è determinante».
Eliminare le auto dalla provincia, tuttavia, non sembra esattamente una misura incoraggiante per la raggiungibilità. Ad elencare le condizioni per renderla, al contrario, una scelta positiva è Brigitte Heinzer, specialista in marketing web del turismo. Il protagonista principale, in questo, è il treno: «A Berlino su 1.000 persone solo 336 hanno una vettura di proprietà e i candidati per la patente sono sempre di meno. L’automobile non è più uno status symbol e la nuova tendenza non è il possesso ma la condivisione attraverso il car sharing. Questo apre spazi importanti ai mezzi pubblici dove la fatica è minore e non esistono le code».
La macchina, però, continua a garantire una libertà di movimento maggiore: «Vero, bisogna agire sugli orari di partenza e arrivo, sui collegamenti con la stazione, sui prezzi e sui servizi come il deposito bagagli e la bicicletta. La navetta tra Bolzano e San Candido, per esempio, è perfetta come moltiplicatore di questo concetto. Un’altra iniziativa molto efficace potrebbe essere la predisposizione di un servizio shuttle dalla stazione per gli alberghi. Magari regalando una giornata di noleggio gratuito delle bici elettriche per i turisti che arrivano in treno».
Nascondere servizi nei servizi, dunque, è la scatola cinese perfetta: «Esatto — conferma Heinzer — e anche per questo abbiamo un esempio importante il territorio. La Klausen Kard di Chiusa racchiude delle agevolazioni per chi ha già scelto di muoversi con la mobilità alternativa».
Offerte e programmi che vanno comunicati: «Un tasto fondamentale. Se i turisti non lo sanno è come se non fosse pianificato nulla».
Intanto si fa sempre più stretto il rapporto tra Provincia e Trenitalia con una novità presentata ieri dall’ingegnere Gianpiero Strisciuglio, direttore della direzione trasporti: «Abbiamo deciso di prolungare anche in estate i due collegamenti nel weekend con le località Ortisei, Santa Cristina e Selva Gardena realizzato con i bus Freccia Link. L’hub centrale di Bolzano sul quale continueremo ad avere 10 collegamenti con Roma (con 4 prolungamenti a Napoli) durante la settimana e altri 2 sabato e domenica. Questo territorio è sempre più connesso con ogni angolo del paese».