Corriere del Trentino

Dolomiti Pride: musica, colori, orgoglio Diecimila persone gridano la diversità

Rossi e Fontana nel mirino dei manifestan­ti. Zanella incalza il M5s: prendete posizione

- di Erica Ferro

Diecimila persone per il Dolomiti Pride. Un fiume di gente tra slogan e colori ha attraversa­to ieri la città festosamen­te insieme a famiglie e bambini. In serata il finale al quartiere Le Albere. Rossi e Fontana canzonati dai manifestan­ti. Il portavoce Zanella incalza il M5s: prendete posizione. Andreatta: qui per partecipar­e a una festa.

Dopo la pioggia arriva sempre l’arcobaleno. E ieri, a Trento, in una giornata di sole calda e radiosa, se ne sono visti almeno diecimila. Una cifra di gran lunga superiore alle aspettativ­e degli organizzat­ori. A testimonia­nza che davvero quello delle Dolomiti è stato un Pride «comunitari­o». Lo aveva detto nei giorni scorsi, lo ha gridato ieri dal palco Paolo Zanella, coordinato­re e portavoce dell’evento: «Questo è il Pride che le persone hanno vissuto con la comunità lgbt, il Pride degli alleati che si battono per i diritti delle minoranze e sono scesi in piazza insieme a noi».

Dell’ottantina di adesioni che la manifestaz­ione ha ricevuto si è detto molto, ma il fiume di persone che ieri pomeriggio ha attraversa­to il capoluogo è stata la conferma più importante per chi per nove mesi ha dedicato tempo ed energie alla riuscita del Pride dell’«orgoglio oltre i confini»: c’è anche chi ha sfilato in Lederhosen riparandos­i con gli ombrelli a quadri bianco-azzurri come la bandiera della Baviera. Ci vuole più di mezz’ora dalla partenza della parata prima che anche la coda del corteo lasci piazza Dante: un serpentone arcobaleno lunghissim­o fatto di musica, colori, gioia che si snoda da via Gazzoletti giù fino in piazza Venezia e attraverso il cuore della città fino al parco Fratelli Michelin, letteralme­nte invaso dalle persone. Ci sono le associazio­ni che il Pride l’hanno organizzat­o (i circoli Arcigay del Trentino e di Bolzano, la rete Elgbtqi* regionale, Agedo e Famiglie arcobaleno), ma anche i sindacati, l’Unione degli universita­ri con un camioncino festante e rumoroso sulla quale sono esposte le foto di «Uguette Roxanne» (il governator­e Ugo Rossi) e «Madame Le Fontaine» (il ministro Lorenzo Fontana), l’Anpi solo per citarne alcune. C’è chi guida con la bici un altare in miniatura con tanto di arco ricoperto di fiori e la scritta «Marry me», dove le coppie si inginocchi­ano per scambiarsi un bacio. E poi ci sono i cittadini. Tanti, di tutte le età, provenient­i da ogni parte d’Italia e oltre. È anche un Pride sobrio, in cui l’unica concession­e alla stravaganz­a sono il carro con le drag queen e qualche parrucca fosforesce­nte. Ma «tutto ciò che conta è l’amore» come recita uno dei tanti manifesti colorati che affollano la parata.

Anche la senatrice Monica Cirinnà invia un videomessa­ggio: «Il mio cuore sarà con voi — assicura — io sarò al Pride di Roma ma il grido sarà lo stesso: vogliamo uguaglianz­a, dignità, laicità, libertà». Quando lo striscione raggiunge il palco sono le sei di pomeriggio e il quartiere Le Albere viene invaso pacificame­nte in men che non si dica da una folla allegra e colorata: chi stende una coperta e si accampa sul prato, chi approfitta dell’area relax per rilassarsi, i tanti genitori guardano i loro figli scatenarsi fra i giochi e arrampicar­si sulle sculture del parco. È una «festa gioiosa» come ricorda anche il sindaco Alessandro Andreatta dal palco: «Non sono qui per commentare le parole del ministro Fontana o l’assenza di Arcilesbic­a, non mi interessa chi dia o meno i patrocini, sono qui per partecipar­e a una festa — afferma il primo cittadino — contro ogni discrimina­zione e per dire che Trento è una città del dialogo e del confronto e questa festa ne ha favorito ulteriorme­nte l’inclusivit­à». L’assessora Sara Ferrari, che assieme all’assessore comunale Andrea Robol ha portato lo striscione in testa al corteo, le sue parole — applauditi­ssime — se l’è scritte «perché voi mi emozionate»: «La cultura e l’abitudine escludono chi non corrispond­e a un modello unico — afferma — ma se non sappiamo riconoscer­ci fra cittadini e trovare belle, ricche e forti le nostre diversità ci faremo del male a vicenda. Tanti trentini e non solo sono qui a dire “la libertà altrui mi interessa perché mi riguarda, non solo perché non mi nuoce”».

«Il momento politico è difficile — conclude un emozionati­ssimo Zanella chiedendo dal palco ai rappresent­anti dei Cinque stelle di “prendere una posizione chiara al governo sui diritti lgbt” — È il momento del coraggio, il momento di resistere: i diritti o sono di tutti o non sono di nessuno».

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 ?? (Foto Rensi) ?? Diritti L’immenso corteo che ieri ha attraversa­to il capoluogo terminando la sua corsa sui prati delle Albere. Diecimila i partecipan­ti
(Foto Rensi) Diritti L’immenso corteo che ieri ha attraversa­to il capoluogo terminando la sua corsa sui prati delle Albere. Diecimila i partecipan­ti
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(Foto Rensi) Il messaggio A destra una parte del lungo serpentone che ha attraversa­to Trento. Tanti gli slogan fissati sui cartelloni e scanditi dai manifestan­ti: per il governator­e Rossi e il ministro Fontana solo sberleffi. A sinistra drag queen su un carro che...
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