Biancorossi, scudi alzati con Cosenza
Battere i calabresi nella partita di ritorno significa conquistare la finale con il Pescara La B è a un passo. Capitan Fink: «La vittoria al Druso non significa nulla, siamo al 50%»
BOLZANO La finalissima di Pescara è a un passo, non perdere oggi contro il Cosenza significherebbe averla raggiunta. Dopo il successo per 1-0 nel match d’andata al Druso, la semifinale di ritorno di stasera (diretta su Raisport con inizio alle 20.30) può consegnare all’Alto Adige un traguardo impensabile ad inizio stagione e ambitissimo per ovvi motivi: la finale playoff che vale la promozione in serie B.
Prima però c’è da vedersela contro la compagine calabrese che ha fatto enormemente soffrire i biancorossi mercoledì scorso e che potrà contare su un pubblico numerosissimo (si arriverà al sold-out con circa 19.000 spettatori) che cercherà di spingere i suoi beniamini a ribaltare il risultato e a far volare il Cosenza verso la finale di sabato prossimo: «La vittoria nella partita d’andata — analizza capitan Hannes Fink, prontamente ristabilitosi dopo un attacco febbrile — è un risultato positivo ma non significa niente, perché il Cosenza ha dimostrato la propria forza. Giocare davanti a tante persone è un piacere per me perché non è facile in serie C riuscire a riempire uno stadio; significa che c’è qualcosa di importante in ballo. Noi favoriti? Per poter uscire indenni da Cosenza dovremmo fare la gara perfetta. Credo che le probabilità di passare il turno siano al 50%».
Un Alto Adige che dovrà stare molto attento agli avversari, in particolare a inizio gara quando si prevede la sfuriata dei padroni di casa decisi a rimettere subito in parità la contesa ma anche a non ripetere il del match del Druso, dove per lunghi tratti s’è subìto il gioco del Cosenza. «Abbiamo analizzato la partita d’andata — osserva il centrocampista di Renon — ed è necessario migliorare il possesso palla in uscita che è stato poco fluido, forse anche perché un po’ stanchi mentalmente dopo il match contro la Viterbese: una gara molto dispendiosa. A Cosenza sono sicuro che certi errori non li ripeteremo, mentre un aspetto positivo è stata la nostra linea difensiva che si è dimostrata molto compatta». A questo punto, con la finale di Pescara vicina, la parola serie B può essere sdoganata, alla faccia della scaramanzia: «Quella di domenica (oggi, ndr) è la partita decisiva che porta alla finale per salire in B — afferma Fink —. A questo punto vogliamo arrivare fino in fondo e vincere i playoff. Certo, bisogna superare ancora qualche ostacolo. Se dovesse succedere, però, sarebbe un risultato incredibile per come siamo partiti, oltre alle difficoltà derivanti da avversari di un certo tipo che abbiamo incontrato e dalla formula della serie C che ne fa avanzare solo quattro».
Qualche problema di formazione per Zanetti, che deve rinunciare allo squalificato Sgarbi (sostituito da Frascatore con Zanchi e con ogni probabilità da Tait) alle prese con un problema all’adduttore e che sarà rimpiazzato da Oneto. Rientrano invece Berardocco e Gyasi, dopo l’assenza nel match d’andata.
Attenzione ai sei diffidati (Vinetot, Smith, Berardocco, Costantino, Gyasi e Candellone): se ammoniti salteranno l’eventuale finalissima. In caso di successo del Cosenza