Undici film del cinema Usa
«Billy goes to Hollywood»
«Billy Goes to Hollywood», undici appuntamenti con il grande cinema degli anni Venti e Trenta, dal 13 giugno al 29 agosto. Il progetto rientra nell’ambito dei «Mercoledì Cinema», con proiezioni in questo giorno della settimana nel corso di tutto l’anno, proposto da Mairania 857. Curati da Roberto Bommassar e Margherita Boschin, gli undici appuntamenti al Centro per la cultura di Merano — con inizio alle 20.30 e a entrata libera — accompagneranno il pubblico per tutta l’estate.
La programmazione scelta questa volta si focalizza sulle opere di quei registi austro-ungarici che fra gli anni Venti e gli anni Trenta, per avventura, scelta o necessità, si rifugiarono, a Hollywood, tra le braccia della più potente industria culturale del Novecento, creando molti prototipi che, a tutt’oggi, imprimono una sorta di copyright al cinema americano.
Tra i cineasti che varcarono l’Oceano, provenienti dai territori dell’Impero austro-ungarico sono molti sono i nomi celebri: da Josef von Sternberg a Billy Wilder, da Otto Preminger a Fritz Lang, a molti altri ancora. Quella migrazione costituì una sorta di atto fondante di una nuova estetica del cinema. Da lì partono infatti innovazioni formali, cambiamenti linguistici, temi realistici o fantastici, stili ardimentosi, mutazioni sceniche, che hanno plasmato il cinema americano fino a modificarne in profondità l’assetto e l’immagine. Ad aprire il ciclo il 13 giugno sarà Shanghai
Express di Josef von Sternberg con la grande Marlene Dietrich, pellicola che rappresenta il trionfo dello studio system e del culto della diva. I personaggi, coinvolti in una storia che ricalca quella di tanti melodrammi esotici, sono fissati ai loro stereotipi, ma von Sternberg dimostra qui quale potere di trasfigurazione e astrazione possa avere il cinema nel costruire, secondo modalità rigorosamente artificiali, le figure dell’immaginario che ne hanno sempre alimentato il fascino.
La rassegna prosegue quindi con un cartellone vario, che offre in visione, tra l’altro, dei film che sono entrati ormai nella leggenda del cinema, come Viale del tramonto (1 agosto) e A
qualcuno piace caldo (29 agosto) di Billy Wilder, Casablanca (27 giugno) di Michael Curtiz o Mezzogiorno di fuoco (8 agosto) di Fred Zinnemann. Accanto a questi troviamo Furia (20 giugno) e Anche i boia muoiono (4 luglio) di Fritz Lang, La fiamma del peccato (11 luglio) e
Giorni perduti (25 luglio) ancora di Wilder. É lui il «Billy che va a Hollywood» e che costituisce un po’ il filo rosso dell’intera rassegna. Infine Vertigine (18 luglio) e L’uomo dal
braccio d’oro (22 agosto) di Otto Preminger. La rassegna gode del sostegno della Provincia di Bolzano-Ufficio Cultura italiana, del Comune di Merano e di Alperia.