Tunnel e Valdastico, il no dei Cinque Stelle «Effetti devastanti»
Elezioni, la bozza discussa ieri dal Meetup. «Referendum per nuove opere»
Il Movimento Cinque Stelle boccia l’autostrada Valdastico nord e il tratto della Tav Tac Ten-T del Brennero. Un no senza appelli. «Entrambe le opere avrebbero un effetto devastante sul territorio» secondo i pentastellati. Ieri è stata presentata la bozza del programma che sintetizza le priorità del movimento in tema di mobilità e trasporti.
TRENTO Il documento, già caricato sulla piattaforma Rousseau, fa sintesi delle priorità del Movimento cinque stelle in tema mobilità e trasporti. L’esito è una proposta programmatica in sedici punti, valida per le elezioni provinciali di ottobre. Tre le direttrici portanti: ridurre il traffico, potenziare i servizi di trasporto collettivo, socializzare le eventuali decisioni su nuove opere attraverso referendum propositivi a quorum zero. Ancora: «Netta opposizione alla realizzazione dell’autostrada Valdastico nord e al tratto della Tav Tac Ten-T del Brennero in quanto entrambe le opere avrebbero un effetto devastante sul territorio».
«La proposta di programma per le elezioni provinciali» — questo il titolo del documento — è stata presentata ieri sera al Meetup del Trentino che s’è incontrato nella sala circoscrizionale di Mattarello. Il testo è frutto dell’attività del gruppo di lavoro composto da Gianni Marzi, Giulio Angelini, Giovanni Pagana, Mauro Sandrini, Andrea Matteoli. «L’obiettivo — si legge nell’incipit — è di diminuire il traffico privato automobilistico in percentuali sensibili e per attuarlo pensiamo ad una provincia green, collegando in modo efficiente le valli con il centro del territorio per evitarne da un lato lo spopolamento e dall’altro l’utilizzo eccessivo del mezzo privato».
Fin qui la finalità generale. Per raggiungere gli intenti programmatici, il gruppo di lavoro ha declinato, come detto, sedici azioni. La prima: «Ripensare il trasporto pubblico al fine di incrementarne esponenzialmente l’utilizzo». Come? «Aumento dei treni regionali sulla tratta Ala–Trento e Borgo–Trento con l’impegno entro un anno alla riapertura della stazione di Calliano per i treni di Tte (Trentino Trasporti Esercizio) e successivamente a quella di Mattarello». Secondo: «Posti per biciclette a ogni fermata delle linee ferroviarie riservati agli abbonati. Con implementazione del bike sharing nelle periferie e zone produttive». Terzo: «Ridiscutere gli orari con Rfi. e Trenitalia per garantire la corrispondenza con le tratte ferroviarie, migliorando la connessione tra i trasporti locali e quelli nazionali ed internazionali (compresi gli autobus)».
Il documento propone poi uno «studio di fattibilità per il ripristino della tratta Rovereto/Arco/Riva (Rar) e uno studio di fattibilità per la ferrovia Trento-Canazei». Ancora: al punto sette c’è l’ipotesi di istituire «un referendum propositivo a quorum zero sulle scelte di nuove tratte infrastrutturali con informazione capillare dei comitati promotori». Poi un tema caro, da sempre, al Movimento (diversamente dalla Lega): «Netta opposizione alla realizzazione dell’autostrada Valdastico nord e al tratto della Tav Tac Ten-T del Brennero in quanto entrambe le opere avrebbero un effetto devastante sul territorio». Ma per non fermarsi alla mera critica, il gruppo di lavoro ha formulato delle alternative: «Far funzionare la linea storica al massimo della sua capacità; se utilizzata secondo gli standard gestionali di Austria e Svizzera, potrebbe assorbire il 60% delle merci totali che oggi transitano attraverso il Brennero; rendere la Ro.La. efficiente e competitiva con treni cadenzati a orari concordati con le categorie dei trasportatori istituendo treni a lunga percorrenza».
Il testo, inoltre, tocca il tema del boulevard cittadino. Lo fa suggerendo di «utilizzare gli investimenti provinciali ed europei per interrare la stazione di Trento». Infine l’impegno di sviluppare «parcheggi di attestamento delle auto ai margini dei Comuni e delle città trentine, collegati ai centri urbani da navette gratuite» e «garantire la mobilità delle persone». Tra le idee applicative: «Sovvenzionare i lavoratori che utilizzano la propria auto per recarsi sul proprio posto di lavoro e «abbonamenti per lavoratori (casa/lavoro) con metodo a rimborso».