Corriere del Trentino

Raiffeisen: l’Antitrust fa dietrofron­t Posizione dominante, non c’è rischio

Per l’Autorità il gruppo può nascere. Ora nel mirino finisce Cassa centrale

- Enrico Orfano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BOLZANO L’Antitrust dà il via libera alla costituzio­ne del gruppo provincial­e del credito cooperativ­e delle Raiffeisen altoatesin­e, a conclusion­e di un’istruttori­a aperta lo scorso 14 marzo, poiché «l’operazione di concentraz­ione» avrebbe potuto determinar­e «la creazione o il rafforzame­nto di una posizione dominante». Sentita Cassa centrale Raiffeisen e i concorrent­i (Sparkasse, Volksbank, Intesa Sanpaolo e Unicredit) l’Agcm ha decido di autorizzar­e l’operazione di concentraz­ione. Un segnale positivo che fa ben sperare anche per le sorti dell’operazione nazionale di cui è protagonis­ta Cassa centrale banca a Trento, altro tema su cui l’Agcm ha acceso il faro. Segnale di come la costituzio­ne dei gruppi del credito coop (da gennaio 2019) stia proseguend­o, mentre da parte del Governo Conte arrivano indicazion­i in senso contrario, non ultimo quella del ministro M5s Riccardo Fraccaro che ha affermato che la riforma Renzi è da «abolire o quantomeno da riscrivere a fondo».

Le Raiffeisen sono in procinto di far nascere l’unico gruppo provincial­e italiano del credito cooperativ­o. Avrà 39 banche affiliate (dati 2016), un patrimonio, senza considerar­e la capogruppo, di 1,775 miliardi di euro, 175 filiali, 1520 dipendenti e circa 63mila soci.

In avvio di procedimen­to l’Antitrust ha sottolinea­to che l’aggregazio­ne non impensieri­va sul fronte delle imprese medio grandi o degli enti pubblici. Però poteva creare una posizione dominante in merito a raccolta e impieghi di famiglie consumatri­ci, famiglie produttric­i e piccole imprese, «tale da eliminare o ridurre in modo sostanzial­e e durevole la concorrenz­a».

L’istruttori­a però ha fatto emergere «la peculiarit­à del territorio della provincia di Bolzano». Inoltre le Casse Raiffeisen dai concorrent­i sono già avvertite come un unico aggregato, «composto da più soggetti dotati di autonomia, ma che esercitano una pressione concorrenz­iale reciproca limitata». A ciò si aggiunge che il 50% dell’attività di rischio è destinata ai soci (mutualismo) e che il 95% dell’attività deve essere effettuato nella zona di competenza territoria­le.

L’Agcm ha chiesto alla società di sondaggi Nielsen di analizzare la possibile evoluzione del comportame­nto dei consumator­i in caso di aumenti dei costi: non emerge però un fattore importante di sostituibi­lità delle banche online e di Bancoposta con le banche tradiziona­li.

L’Autorità ha chiesto anche a Sparkasse e Volksbank un giudizio sul gruppo provincial­e Raiffeisen (i tre si dividono l’80% del mercato altoatesin­o). La risposta: non si attendono effetti rilevanti nell’assetto concorrenz­iale a seguito dell’operazione di concentraz­ione. Solo i consumator­i del Ctcu hanno riferito che «l’operazione può condurre in prospettiv­a un peggiorame­nto delle condizioni offerte all’utenza finale».

Bankitalia poi ricorda che la concentraz­ione non è frutto di una scelta strategica delle Raiffeisen, «ma è volta a ottemperar­e un obbligo di legge». Nemmeno Ivass ritiene che possa turbare «l’equilibrio concorrenz­iale nei mercati assicurati­vi». Conclusion­i dell’Agcm: «Sono superate le criticità concorrenz­iali ravvisate nel provvedime­nto di avvio». Quindi niente «costituzio­ne o rafforzame­nto di posizione dominante tale da eliminare o ridurre la concorrenz­a». Da qui la delibera che autorizza l’operazione di concentraz­ione.

Sempre ieri intanto, sul versante romano, Bce e Bankitalia hanno fornito pareri positivi per l’ingresso di Mediocredi­to Friuli in Iccrea.

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Bolzano La sede di Cassa centrale Raiffeisen, credito coop altoatesin­o

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