Corriere del Trentino

Tornado Apocalypti­ca Il metal al World festival

Toppinen: «A Merano presentiam­o una data speciale»

- Fabio Nappi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I finlandesi Apocalypti­ca alzano il sipario sul World Music Festival di Merano con il concerto di giovedì ai Giardini Trauttsman­dorff (ore 21). Una band particolar­e che ha saputo unire la formazione classica dei suoi componenti con l’amore per l’heavy metal. Nel 1993 i violoncell­isti Eicca Toppinen, Paavo Lootjonen e Max Lilja (sostituito nel 2000 da Perttu Kivilaakso) decidono di dare vita a un gruppo di cover interpreta­ndo un repertorio quasi interament­e dedicato a Metallica, Sepultura e Faith No More. Prima di loro nessuno aveva osato tanto e il risultato è eclatante, non solo in Scandinavi­a dove il metal è considerat­o musica mainstream, ma anche fuori dai confini patri. L’album Plays Metallica by Four Cellos (1996) è un grande successo a livello internazio­nale e il concerto meranese, unica data italiana della band dopo il concerto del 2015 all’Alcatraz di Milano, sarà giocato principalm­ente su quel disco. Sarà quindi possibile apprezzare la carica di Enter Sandman, Master Of Puppets e Wherever I May Roam nell’atmosfera fatata del Laghetto delle Ninfee nell’interpreta­zione di tre violoncell­isti prestati alla classica ma intimament­e metallari. Ne abbiamo parlato con il fondatore Eicca Toppinen, raggiunto telefonica­mente a Helsinki in una pausa del tour che li porterà anche in Italia. L’ingresso è di 37 euro con la possibilit­à di visitare i Giardini a partire dalle 18.

Qual è stata la scintilla che vi ha portato a piegare i vostri strumenti classici alla passione per il metal?

«Da sempre amiamo il metal, fa parte della nostra formazione e dei nostri ascolti, ma siamo stati per anni dei musicisti classici suonando il violoncell­o in orchestre sinfoniche. Nel 1996 c’è stata la proposta di una piccola casa discografi­ca di incidere un disco e abbiamo pensato di iniziare dai Metallica scegliendo le canzoni che più si prestavano

ai nostri strumenti. Suonare qualcosa di così lontano da quello che suonavamo quotidiana­mente è stato in un certo modo liberatori­o».

Che set presentere­te a Merano per l’unica data italiana del vostro tour?

«Sarà una data speciale in cui omaggeremo il ventennale del tour del primo disco Plays Metallica by Four Cellos

e quindi ci saranno quasi esclusivam­ente le nostre interpreta­zioni dei brani dei Metallica. Sono canzoni che amiamo particolar­mente suonare dal vivo, anche se poi ci siamo orientati alla composizio­ne di musica originale che ci dà altrettant­a soddisfazi­one. Ai tre violoncell­i si è unita ormai dal 2005 in pianta stabile la batteria di Mikko Siren e qualche volta ci ruba un po’ la scena».

Progetti per il futuro?

«Stiamo lavorando a un nuovo album strumental­e di musica originale ma non ci siamo ancora posti delle scadenze. Ci piace lavorare in libertà seguendo la musica che più ci appassiona: la nostra formazione è sempre stata aperta a collaboraz­ioni e contaminaz­ioni e ci piace che resti così. Nel corso dell’estate poi siamo stati invitati a suonare in diversi festival d’Europa».

Violoncell­o Da sempre amiamo questo genere a partire dai Metallica Stiamo lavorando a un nuovo album strumental­e di musica originale

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