«Lagarina Jazz ’18» apre Opus One trio
La rassegna dal 15 al 25 giugno
Torna il «Lagarina Jazz» che dal 15 al 25 giugno presenterà una serie di concerti nel nome della grande musica. Si comincia venerdì alle 18 quando ad aprire la rassegna 2018 sarà l’Opus One Trio — Matteo Turella chitarra elettrica, Michele Bazzanella basso elettrico, Bruno Miorandi batteria — al ristorante Vecchia Mori di Mori, in collaborazione con SuonaMangiaBevi a cura della Scuola Musicale dei Quattro Vicariati OperaPrima. La formazione Opus One Trio riunisce tre musicisti di pregio della scena regionale, docenti della Scuola Musicale OperaPrima.
Domenica 17 giugno, sempre a Mori, ma nella piazzetta di via Modena, alle 21.30 (ingresso 10 euro) tocca all’Hardrada Quartet: Daniel Buch sax baritono e soprano, Antoine Spranger pianoforte, Adrian Christensen contrabbasso, Daniele Patton batteria, proietteranno una bella luce sulla scena del nuovo jazz europeo. Il 22 giugno, alle 18, a Pilcante (Ala), al ristorante Amicizia, torna l’Opus One Trio, mentre ad Ala, a Palazzo Pizzini, alle 21.30 (10 euro) il duo Gabriele Mirabassi–Roberto Taufic:
con Gabriele Mirabassi clarinetto e Roberto Taufic chitarra, due musicisti che il pubblico di Lagarina Jazz conosce molto bene. Si prosegue il 24 giugno, a Villa Lagarina, al giardino di Palazzo Libera (i due concerti 10 euro, alle 20.30) di scena il Kaleidoscope Quartet (del Conservatorio Bonporti di Trento), sul palco Maximilian Oberrauch sax alto, Stefano Mosna chitarra elettrica, Luciano Sorcinelli basso, Sebastiano Cecchini batteria. Alle 21.30, il Giovanni Falzone Quintet con il progetto «Pianeti Affini»: Giovanni Falzone tromba, Filippo Vignato trombone, Fausto Beccalossi fisarmonica, Giulio Corini contrabbasso, Alessandro Rossi batteria. Infine il 25 giugno, a Isera, Cortile Palazzo De Probizer, alle 21.30 (ingresso 10 euro prenotazione obbligatoria 342 1330005) «Barionda» con Helga Plankensteiner, Javier Girotto, Florian Bramböck, Giorgio Beberi, sax baritoni, Mauro Beggio, batteria. In front line, insieme alla stessa Plankensteiner e al trentino Giorgio Beberi, due straordinari solisti molto diversi tra loro come l’austriaco Florian Bramböck e l’italo-argentino Javier Girotto.