Corriere del Trentino

Come coltivare la cipolla Verdura amata ma difficile

- di Martha Canestrini angolodeig­iardini@gmail.com © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le cipolle, nell’orto, sono verdure difficili. Per alcuni anni la coltivazio­ne pare funzioni bene, ma poi cominciano magagne che tolgono la voglia di ripiantarl­e — anche se il sapore delle cipolle raccolte dall’orto è tutt’altra cosa che quello delle cipolle da supermerca­to. Mia madre le otteneva da seme. Se fossi stata più furba avrei continuato quest’abitudine, salvando i suoi semi. Le varietà antiche, adattate ai nostri terreni e al clima, ormai si trovano raramente. Acquisto perciò le cipolline vendute a marzo; ma non sempre sono felice della qualità offerta. Hanno un unico vantaggio, si evita la mosca delle cipolle, che depone le uova vicino alla radice della piantina nata da seme. Nell’orto le cipolle si raccolgono man mano che servono, anche senza aspettare la fine dell’estate. Quelle che rimangono, restano nel terreno fino a che le foglie si sono seccate.

Le nostre contadine schiaccian­o le foglie a terra il 24 di giugno per accelerarn­e la maturazion­e. Si tolgono dal terreno con la forca. Si fanno asciugare all’ombra; i gambi si possono intrecciar­e; oppure si ripongono senza gambi in basse cassettine, quando la pellicola esterna è diventata ben secca. Si mantengono per tutto l’inverno solamente se il terreno in cui son cresciute era povero di azoto. Altrimenti marciscono. Il concime migliore per le cipolle sarebbe quello dei polli, ricco di potassio. Evitate però di comprate la cosiddetta «pollina» dei consorzi agrari, riempirete l’orto di antibiotic­i di povere galline allevate in batteria. E cipolle all’antibiotic­o non le vorrei mai mangiare. Uso per le mie cipolle stallatico biologico pellettato, con discreti successi. Va però ad anni: qualche volta le cipolle crescono bene, più spesso ingiurio Priapo, il dio degli ortolani. Per coltivarle si vanga l’aiuola in autunno, arricchend­o il terreno con stallatico biologico ben stagionato (se sparso troppo vicino, le fa marcire).

Si semina all’inizio di marzo, riparando l’aiuola dalle gelate con dei teli che lasciano passare l’acqua (i teli restano fino in agosto, sono un riparo contro parassiti). Di cipolle ce ne sono molte varietà; le cipolle «invernali» si seminano in agosto, e van diradate quando sono un poco cresciute. Se prima di novembre le foglie avranno superato i 15 centimetri, l’anno successivo fioriranno; se son troppo piccole, geleranno: addio raccolto in entrambi i casi. Serve loro poca acqua: basta una, due volte la settimana. C’è un «però»: l’orto lo dobbiamo bagnare ben più di una volta in settimana, la terra spesso resta umida. E le cipolle non amano l’umidità costante. Lascio risolvere il problema a voi. Chi coltiva cipolle ha la vita dura.

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