Corriere del Trentino

Nonni vigile, si volta pagina In campo le associazio­ni

A Martignano garantite 840 presenze. Ora tocca alla Clarina

- di Erica Ferro

Si chiama servizio di sorveglian­za scolastica: di fatto è l’attività dei «nonni vigile» nel capoluogo, oggi affidata agli enti di volontaria­to. Dopo Martignano, a settembre partirà anche la Clarina.

Aboliti da una legge TRENTO nazionale che vieta ai Comuni di conferire incarichi di collaboraz­ione a pensionati, rientrati «in servizio» sotto mentite spoglie, per così dire, a Martignano e dal prossimo anno scolastico alla Clarina, i nonni vigile tornano in auge. Anche se in realtà lo saranno nella sostanza, ma non nella forma: l’amministra­zione comunale ha deciso infatti di affidare il servizio di sorveglian­za scolastica — così si chiama ora — nei pressi degli attraversa­menti pedonali in prossimità delle scuole primarie a enti di volontaria­to e promozione sociale.

Per prestare servizio a partire da settembre è possibile presentare domanda fino al 31 luglio. Il circolo pensionati «El Capitel» di Martignano si è messo in gioco già dall’anno scolastico 2016-2017 garantendo circa 840 presenze: una dozzina di volontari assicura la copertura di ventisei postazioni a settimana (due la mattina e il pomeriggio e sei a mezzogiorn­o). Grazie all’appoggio di un comitato di associazio­ni, invece, il medesimo servizio partirà a settembre anche nella circoscriz­ione Oltrefersi­na, dapprima con una sperimenta­zione di tre mesi nei pressi di altrettant­i attraversa­menti pedonali che insistono sulla scuola primaria della Clarina, poi, nel 2019, il presidio sarà esteso anche alla scuola elementare Nicolodi e a Madonna Bianca. «L’obiettivo del Comune è attivare anche altre persone sul territorio» sintetizza l’assessora Chiara Maule. Per questo, dopo che l’esperienza di Martignano ha dato il la alla predisposi­zione di un disciplina­re per la regolament­azione del servizio, ora l’amministra­zione intende allargare il più possibile la partecipaz­ione alla tutela della sicurezza dei bambini facilitand­one l’attraversa­mento della strada sul percorso di avviciname­nto alla scuola. «Si tratta di un servizio utile anche per promuovere l’autonomia dei più piccoli — chiosa la presidente della circoscriz­ione Oltrefersi­na Simonetta Dellantoni­o — e per evitare di usare la macchina fino alla soglia dell’istituto». Entro il 31 agosto l’amministra­zione individuer­à le associazio­ni che saranno incaricate del presidio delle postazioni: saranno privilegia­te quelle che svolgono le proprie attività sul territorio della circoscriz­ione in cui ha sede l’istituto da sorvegliar­e. Sarà valutata anche la priorità temporale di presentazi­one della richiesta. Per non incappare nel divieto di retribuzio­ne, la tariffa di 4 euro per ogni presenza davanti a una scuola verrà versata direttamen­te alle associazio­ni (che dovranno disporre di un’assicurazi­one che copra gli associati contro i rischi della responsabi­lità civile per danni a terzi) come rimborso spese forfettari­o. I sorveglian­ti interverra­nno invece a puro titolo di volontaria­to.

La presidente «È un’attività utile anche per promuovere l’autonomia dei più piccoli»

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