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uasi duecento persone hanno partecipato ieri pomeriggio al presidio di fronte al commissariato del governo per protestare contro il blocco dei porti alle nave dei migranti voluto dal leader leghista e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Studenti, associazioni, sinistra radicale sono affluiti numerosi per richiamare tutti ad una maggiore solidarietà. «Scendiamo in piazza per riconoscere l’autodeterminazione, i desideri e il coraggio delle persone che si mettono in viaggio per seguire i propri bisogni, per reclamare l’apertura dei porti e dire chiaramente che non accettiamo e non accetteremo la brutale violenza del razzismo diventato forza di governo — scrive l’associazione “Se non ora quando” che ha promosso il presidio — La libertà di movimento e un permesso di soggiorno europeo senza condizioni sono parte del nostro Piano femminista di liberazione. Apriamo i porti nell’emergenza per Aquarius e per chi è già in viaggio in mare e chiudiamo i campi di detenzione in Libia».