Gli slogan del ‘68? Condivisi dai giovani
L’indagine di Sociologia e Qt. Nevola: «Ma la conoscenza è limitata»
TRENTO «Studenti, operai, uniti nella lotta». Oppure «Padroni, borghesi, ancora pochi mesi». O ancora «Fascisti, carogne, tornate nelle fogne». Slogan fuori dal tempo? Non tanto se una percentuale consistente su un campione di 500 studenti trentini tra i 15 e i 18 anni vi inneggia ancora. Questo è solo uno dei risultati «sorprendenti, inaspettati e interessanti» emerso dal sondaggio «Ricerca sul Sessantotto: storia, miti, valori» condotto dal professor Gaspare Nevola, ordinario di Scienza politica al dipartimento di Sociologia dell’università di Trento, e da Ettore Paris, direttore di «QT-Questotrentino» con l’aiuto di alcuni studenti del liceo Prati in alternanza scuola-lavoro. Oggetto della ricerca, presentata ieri al dipartimento di Sociologia da Nevola, Paris e dal direttore del Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e confluita nell’ultimo numero di «Questotrentino», era capire cosa sia rimasto oggi dei valori del ’68, cosa ne pensino e come li valutino i nostri giovani. Per questo tra ottobre e dicembre 2017 è stato distribuito a 500 studenti del secondo e del quinto anno di 15 scuole superiori della provincia (29 classi) un questionario di 24 domande, mirato a indagare la conoscenza dei ragazzi sul ’68 («decisamente limitata, se non bassissima, fatto comunque non sorprendente» spiega Nevola) ma anche a farli esprimere in termini di condivisione o dissenso «sulla costellazione di valori dei giovani di cinquant’anni fa. Far interagire a distanza diverse generazioni, quella del ’68 e quella di oggi, sui valori, sugli ideali, sulle sfide del proprio tempo — conclude il professor Nevola — ci permette anche di fare ipotesi sulla società del futuro».