D
i Ernesto Guevara ho potuto approfondire molto negli anni scolastici, leggendo e riflettendo sui suoi diari, sull’amicizia con Fidel (il punto di rottura si ebbe nel ‘64 in seguito a un discorso che il «Che» tenne ad Algeri). Recentemente, poi, in un viaggio a Cuba ho visitato il mausoleo situato nella città di Santa Clara. Ospita i resti del rivoluzionario e di ventinove dei combattenti uccisi nel 1967 durante il tentativo di Guevara di stimolare una rivolta armata in Bolivia. La storia, come dice lei, ha fatto (e farà il suo corso). Ci possono essere delle contraddizioni nella vita di quest’uomo, mi tengo però stretta la frase citata all’inizio: «Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso». Vale molto di più di tanti discorsi.