I Export, inizio positivo Alto Adige a +5,7% Trentino segue: +4,2%
l primo trimestre del 2017 indica un balzo in avanti dell’export sia in Trentino, +4,2%, che ancor più in Alto Adige, +5,7%. In Trentino nel primo trimestre 2018 il valore delle esportazioni trentine è risultato pari a 954 milioni di euro, +4,2% rispetto al primo trimestre 2017. Tale dinamica appare migliore sia rispetto a quella complessiva nazionale (+3,3%) sia all’area del Nord-Est (+4%). Sempre nel primo trimestre 2018 dalla provincia di Bolzano sono state esportate merci per un valore di 1,2 miliardi, con un aumento tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato del 5,7%. Pewr il Trentino al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania: 172 milioni di euro, pari al 17,9% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 103 milioni di euro (pari al 10,8% delle esportazioni complessive) e la Francia con 95 milioni di euro (pari al 10,0%). Tra i mercati principali, su base tendenziale, hanno segnato buone performance le esportazioni verso Austria (+10 milioni rispetto al primo trimestre 2017), Germania (+9 milioni), Francia (+8 milioni) e Russia (+6 milioni). Va segnalato, per contro, anche il crollo di esportazioni verso il Regno Unito: da 90,6 milioni di un anno fa agli attuali 72,6 milioni, con un calo del 19,9%. Per quanto riguarda l’Alto Adige, il più significativo mercato per l’export altoatesino, la Germania, registra un aumento del 6,7%, mentre l’Austria, il secondo mercato per importanza, riporta un’espansione del 12,1%. Considerando gli altri mercati più rilevanti, si nota una crescita in doppia cifra per Svezia (+63,7%), Paesi Bassi (+53,0%), Francia (+21,6%) e Polonia (+10,6%), mentre si evidenzia una diminuzione delle esportazioni verso Spagna (-12,5%) e Repubblica Ceca (-11,1%). In Europa nel complesso finisce il 78% dell’export altoatesino. Riguardo all’extra Ue scendono in particolare le transazioni verso Africa (21,9%), Oceania (-17,2%) ed Asia (-15,5%) mentre minore è la diminuzione di quelle verso i Paesi europei non-UE (-1,0%). Unico lieve aumento quello verso l’America (+0,7%), nonostante la netta flessione dell’export verso gli Stati Uniti (-13,8%).