Corriere del Trentino

La sfida fuori dal campo si gioca su Facebook E volano parole grosse

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TRENTO Le prime avvisaglie di questo spiacevole tormentone si erano avute verso il termine della serie contro Avellino. Alcuni tifosi irpini cominciaro­no ad accusare — al palazzetto e sui social — i giocatori dell’Aquila di praticare un gioco eccessivam­ente duro.

Il livello di bilirubina nelle vene di chi ha visto terminare la propria corsa verso lo scudetto è cresciuto in occasione della sfida contro Venezia. In quel caso non solo i supporters lagunari si erano scagliati contro i bianconeri, ma anche il coach Walter De Raffaele e il centro Walter Watt avevano fatto presente come la fisicità della Dolomiti andasse oltre il consentivo. Queste dichiarazi­oni trovavano spazio ovviamente dopo le sconfitte.

Il peggio però doveva ancora arrivare. Ci ha pensato l’Olimpia con la pubblicazi­one sui propri canali del contatto tra Sutton e Tarczewski in gara 4 e con le lagne dell’allenatore Simone Pianigiani a dare il via a tanti commenti soprattutt­o su Facebook. Ecco quindi che Maura Manara è convinta che «gli arbitri stanno permettend­o a una partita di basket di trasformar­si in lotta libera e canestro», Nicola Derai non ha «mai visto una squadra così scorretta». Secondo Matteo Lania è «vergognoso e ridicolo che abbiano tirato 20 tiri liberi più di Milano pur menando come dei fabbri». Max Ronchi non va per il sottile: «Lo troveranno loro domani (ieri, ndr) un clima da guerriglia questi animali». Per concludere ecco spuntare tale Alessandro Baldo: «È una squadra di merda Trento a cui si permette di fare qualsiasi cosa».

I tifosi di Trento si limitano, più saggiament­e, a far presente che il basket è uno sport di contatto: «Quando si perde: arbitro incapace e squadra avversaria violenta! Che peccato non essere obiettivi» evidenzia Daniela Bernardi, «19-0, e 31-4 di parziale totale. Ovviamente avete perso per questo non fischio» ricorda Gianluca Tomesani. Forse però è giusto concludere con uno dei pochi punti di vista equilibrat­i firmato Vincenzo Graziani: «Rari i commenti giusti. Troppi commenti da tifosi, le partite sono così, sono finali. Non si indietregg­ia. Mai visto tanti piagnistei».

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