Zanella (5 Stelle): io governatore? Ci penserò
TRENTO «Adesso è prematuro, ci sono molti aspetti da valutare per chi, come me, è fuori dal sistema. È un impegno importante, che cambia la vita. Se poi si può fare qualcosa di buono, lo si fa, altrimenti si continua a lavorare per il movimento». Oggi come oggi, non avendo già alle spalle un mandato, Cristiano Zanella non potrebbe candidarsi alla presidenza della Provincia per il Movimento 5 Stelle, ma nel futuro non si sa mai. Al momento solamente il consigliere provinciale Filippo Degasperi rispetta il requisito (i consiglieri comunali non possono interrompere il mandato e chi si è dimesso è ugualmente escluso, ndr) e potrebbe concorrere alla poltrona più importante: «Se le regole sono queste va bene, credo che nessuno avrebbe da ridire» commenta l’attivista del movimento.
Quello delle regole è uno dei temi principali sui quali si è soffermato Degasperi dalle pagine del Corriere del Trentino di sabato, ma secondo Zanella «non si tratta di importare in Trentino principi nuovi da altri territori ma di armonizzarli a quelli standard». Ciò non significa necessariamente rispettare le stesse regole adottate in Sicilia, per esempio, perché «se si dovrà tenere conto di alcune specificità credo che lo si farà». Nessuna preoccupazione nemmeno per i tempi, dato che «occorrono solo un paio di mesi», una rapidità determinata dalla stessa procedura adottata dal movimento: «Si apre il portale, gli iscritti si esprimono e in una giornata abbiamo la lista e il posizionamento — spiega Zanella — Que- sto è anche uno degli aspetti che ci differenzia dai partiti, che da mesi discutono su cosa fare, con chi andare, chi sostenere, oltre al fatto che non sappiamo chi sono i votanti quindi viene esclusa la possibilità di creare delle cordate».
Le critiche di Degasperi su regole e tempistiche riportano alla luce una frattura tra il li- vello nazionale e quello provinciale ancora da sanare. Per Zanella, però, «noi dobbiamo guardare al fine ultimo, quello di portare avanti un programma e delle idee». «Probabilmente si tratta di uno scontro fra punti di vista differenti — riprende l’attivista — Quando veniamo alla volontà di cambiare la politica trentina, però, c’è sintonia».
Intanto, con Riccardo Fraccaro nella compagine di Governo, secondo Zanella i trentini possono tirare un sospiro di sollievo. «Il Partito democratico è stato centralista, i 5 Stelle sono de-centralisti, poi l’esperienza politica di Fraccaro nasce proprio in Trentino ed è lui che ha portato all’interno del Movimento a livello nazionale le tematiche legate all’Autonomia — continua — La gestirà con l’obiettivo di dare voce ai cittadini attraverso gli strumenti della democrazia diretta, non per facilitare i soliti noti. Il Trentino quindi può sentirsi iper-fortunato e iper-tutelato».
Il metodo grillino
«Le divisioni interne? Il fine ultimo è portare avanti un programma e delle idee. Sulla volontà di cambiare c’è sempre sintonia»