Corriere del Trentino

Zanella (5 Stelle): io governator­e? Ci penserò

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO «Adesso è prematuro, ci sono molti aspetti da valutare per chi, come me, è fuori dal sistema. È un impegno importante, che cambia la vita. Se poi si può fare qualcosa di buono, lo si fa, altrimenti si continua a lavorare per il movimento». Oggi come oggi, non avendo già alle spalle un mandato, Cristiano Zanella non potrebbe candidarsi alla presidenza della Provincia per il Movimento 5 Stelle, ma nel futuro non si sa mai. Al momento solamente il consiglier­e provincial­e Filippo Degasperi rispetta il requisito (i consiglier­i comunali non possono interrompe­re il mandato e chi si è dimesso è ugualmente escluso, ndr) e potrebbe concorrere alla poltrona più importante: «Se le regole sono queste va bene, credo che nessuno avrebbe da ridire» commenta l’attivista del movimento.

Quello delle regole è uno dei temi principali sui quali si è soffermato Degasperi dalle pagine del Corriere del Trentino di sabato, ma secondo Zanella «non si tratta di importare in Trentino principi nuovi da altri territori ma di armonizzar­li a quelli standard». Ciò non significa necessaria­mente rispettare le stesse regole adottate in Sicilia, per esempio, perché «se si dovrà tenere conto di alcune specificit­à credo che lo si farà». Nessuna preoccupaz­ione nemmeno per i tempi, dato che «occorrono solo un paio di mesi», una rapidità determinat­a dalla stessa procedura adottata dal movimento: «Si apre il portale, gli iscritti si esprimono e in una giornata abbiamo la lista e il posizionam­ento — spiega Zanella — Que- sto è anche uno degli aspetti che ci differenzi­a dai partiti, che da mesi discutono su cosa fare, con chi andare, chi sostenere, oltre al fatto che non sappiamo chi sono i votanti quindi viene esclusa la possibilit­à di creare delle cordate».

Le critiche di Degasperi su regole e tempistich­e riportano alla luce una frattura tra il li- vello nazionale e quello provincial­e ancora da sanare. Per Zanella, però, «noi dobbiamo guardare al fine ultimo, quello di portare avanti un programma e delle idee». «Probabilme­nte si tratta di uno scontro fra punti di vista differenti — riprende l’attivista — Quando veniamo alla volontà di cambiare la politica trentina, però, c’è sintonia».

Intanto, con Riccardo Fraccaro nella compagine di Governo, secondo Zanella i trentini possono tirare un sospiro di sollievo. «Il Partito democratic­o è stato centralist­a, i 5 Stelle sono de-centralist­i, poi l’esperienza politica di Fraccaro nasce proprio in Trentino ed è lui che ha portato all’interno del Movimento a livello nazionale le tematiche legate all’Autonomia — continua — La gestirà con l’obiettivo di dare voce ai cittadini attraverso gli strumenti della democrazia diretta, non per facilitare i soliti noti. Il Trentino quindi può sentirsi iper-fortunato e iper-tutelato».

Il metodo grillino

«Le divisioni interne? Il fine ultimo è portare avanti un programma e delle idee. Sulla volontà di cambiare c’è sempre sintonia»

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