Corriere del Trentino

Zanotelli critica Salvini «Gravi le sue parole La Chiesa? Deve reagire»

L’appello di Zanotelli: «Anche la Chiesa deve reagire, è tempo di disobbedie­nza civile»

- Di Chiara Currò Dossi

«L’Unione europea è nata come patria dei diritti umani, ma la realtà è che vengono negati a chi ne ha più bis o g no » . È un’ a s pr a critica quella che padre Alex Zanotelli, comboniano di origini trentine, rivolge alle istituzion­i. «I sistemi stanno in piedi con il silenzio degli onesti, dobbiamo dire basta» dice.

BOLZANO «Quale Europa? L’Unione è nata come patria dei diritti umani, ma la realtà è che vengono negati a chi ne ha più bisogno. Parlo di tutti quei disgraziat­i che stanno pagando sulla propria pelle il prezzo di un sistema economico-finanziari­o che, per mantenersi in piedi, per mantenere noi, ha bisogno di guerre. I migranti non sono un’emergenza, ma una parte struttural­e di tale sistema».

Parla di getto padre Alex Zanotelli, comboniano di origini trentine (è nato a Livo), con l’enfasi di chi queste ingiustizi­e le ha viste con i propri oggi. E scandisce, parola per parola, il suo appello alla «disobbedie­nza civile». «I sistemi stanno in piedi con il silenzio degli onesti, dobbiamo iniziare a dire basta e ad assumercen­e i rischi». Certo, precisa, «la mia non può che essere un’opinione personale, dettata da anni passati dalla parte degli emarginati». Dodici sono i nfatti quelli che ha trascorso, come missionari­o, a Korogocho, a Nairobi, «una delle più terribili baraccopol­i dell’Africa. Ora opero nel rione Sanità, una delle realtà più dure di Napoli». Ieri, invece, il missionari­o era a Bressanone, in occasione

di un incontro dei comboniani europei.

Zanotelli, in questi giorni è tornata in discussion­e l’eventualit­à di chiudere le frontiere. Tema che tocca da vicino anche una terra di confine come l’Alto Adige.

L’accusa

«Italia usata per siglare un accordo con l’uomo forte di Tripoli, che tiene in gabbia la gente»

 Salvini e i rom? A Napoli lavoro con loro, sono trattati pure peggio dei migranti

Cosa sta succedendo?

«Sono esterrefat­to. L’Europa si è sempre dichiarata patria dei diritti umani e ora li sta negando a chi ne ha profondame­nte bisogno. Non posso che rifiutare, poi, le distinzion­i fra migranti economici, politici, quelli in fuga da guerre, fame o da territori resi inabitabil­i dai cambiament­i climatici. Non abbiamo a che fare con un’emergenza, ma con una parte struttural­e di un sistema che permette a pochi di spartisti il bottino e che costringe gli altri a scappare». Ci sono però anche dei confini europei esterni.

«Anche in questo caso non posso che condannare le politiche dell’Unione. Sono stati pagati miliardi a Erdogan per bloccare in Turchia i profughi provenient­i da Siria, Pakistan e Paesi limitrofi. Ora l’Europa ha usato l’Italia per siglare un accordo con l’uomo forte di Tripoli, che tiene intrappola­ti oltre un miliardo di africani, quotidiana­mente stuprati e torturati. È questo il trattament­o che l’Ue riserva ai poveri? Ha ragione il papa quando dice che chi guarda negli occhi dei bambini nei campi profughi vede l a bancarott a del - l’umanità. Peccato che il suo

messaggio non passi per le diocesi sul territorio». Che cosa bisogna fare?

«Non possiamo stare zitti, la risposta passa per la disobbedie­nza civile. La gente deve reagire, Chiesa compresa. E i modelli ai quali rifarsi sono Martin Luther King, che ha pagato sulla propria pelle, in tribunale, il prezzo per le sue denunce, o quello che sta accadendo alla California, che si è dichiarata “Stato-santuario”, rifugio per tutte quelle persone che Trump vuole deportare».

Intanto il ministro degli Interni Salvini che ha annunciato un censimento nei campi nomadi.

«Ritengo le sue esternazio­ni estremamen­te gravi. E mi unisco alle parole della senatrice Liliana Segre che, nel suo discorso al Parlamento, ha promesso che se fossero arrivate leggi speciali sui rom, sarebbe stata la prima ad alzare la voce. A Napoli lavoro molto con rom che passano da uno sgombero all’altro e che stanno ancora peggio dei migranti. Ad Auschwitz ne abbiamo cremati 500 mila. I numeri, se non altro, dovrebbero turbare la coscienza di tutti».

 ??  ?? Comboniano Padre Alex Zanotelli in prima linea per gli ultimi
Comboniano Padre Alex Zanotelli in prima linea per gli ultimi
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Speranza Un gruppo di migranti africani alla stazione di Bolzano. Se in Europa non si troverà un nuovo accordo sull’accoglienz­a dei richiedent­i asilo, gli Stati ripristine­ranno i controlli alle frontiere interne. Uno scenario che spaventa l’Alto Adige
 ??  ?? Comboniano Padre Alex Zanotelli ha passato 12 anni nella baraccopol­i di Korogocho, in Kenya
Comboniano Padre Alex Zanotelli ha passato 12 anni nella baraccopol­i di Korogocho, in Kenya

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