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Centrosini­stra, ancora una fumata nera. Allargamen­to ai civici in salita

- Valentina Leone

TRENTO La richiesta è un allargamen­to ai civici. Si parla di una piattaform­a territoria­le ben delineata, con elementi di novità. Eppure nomi diversi da quello di Ugo Rossi non ne sono emersi. Almeno da parte dell’Upt, che al momento non ha ancora espresso un giudizio finale e definitivo sulla ricandidat­ura del governator­e uscente.

Il vertice di coalizione tenutosi ieri nella sede del Pd, alla presenza di rappresent­anti di Patt, Upt, Verdi e socialisti segna un nuovo nulla di fatto. I dem e il Patt restano fermi su Rossi, mentre i Verdi, che conservano una posizione molto critica sul presidente uscente, si sono comunque richiamati alla necessità di non sfrangiare la coalizione, visti anche i risultati del centrodest­ra alle ultime elezioni.

Vittorio Fravezzi e Giampiero Passamani hanno quindi rimarcato la necessità di allargare ai civici di Valduga, ma resta una strada costellata di scogli, alcuni giudicati dalle fila di Patt e dem «insuperabi­li». La mediazione per allargare la coalizione è dunque nelle mani dell’Upt: nessuna pregiudizi­ale vera nei riguardi di Rossi, dicono, ma sembra che l’intransige­nza degli autonomist­i nell’andare spediti con il governator­e uscente, e la conseguent­e scelta del Pd, non sia piaciuta in termini di metodo.

Il nodo, però, è che nomi alternativ­i a Rossi non ne sono stati fatti. Aspetto che nel segretario del Pd Giuliano Muzio ha suscitato diverse perplessit­à: «Per parlare di candidatur­e alternativ­e — metteva in guardia ieri a poche ore dall’assemblea rispetto ai nomi circolati nei giorni scorsi — bisogna anche averne sondato l’effettiva disponibil­ità e aver ricevuto una risposta positiva». Le parole di Muzio sembrano peraltro trovare conferma in una dichiarazi­one del presidente dell’Università di Trento Innocenzo Cipolletta, nome circolato tra le fila dell’Upt come papabile candidato ma che già nella mattinata di ieri ha gentilment­e declinato l’invito: «Pur ringrazian­do per la stima concessami da chi eventualme­nte mi avesse candidato, non è mia intenzione concorrere in alcun modo».

Il punto, e forse uno degli ostacoli più grandi all’allargamen­to ai civici, è però anche un altro: la rinuncia, eventualme­nte, al simbolo nazionale. Strada che al momento risulta assolutame­nte impercorri­bile per il Pd, soprattutt­o con la scadenza elettorale sempre più vicina.

Tutto rinviato dunque, anche perché mercoledì il Pd dovrà ratificare in assemblea il nome di Rossi e ciascun soggetto della coalizione do- vrà nuovamente riferire ai propri parlamenti­ni quanto discusso ieri. Ognuno ci ragionerà su ancora una volta, poi, probabilme­nte con un nuovo vertice verso la fine della prossima settimana, si dovrebbe chiudere il cerchio una volta per tutte.

La sensazione, tanto nel Pd quanto nel Patt, è che l’Upt non voglia segnare la rottura definitiva. Nessun allontanam­ento all’orizzonte, dunque, anche perché l’elemento comune emerso dall’assemblea di ieri, durata oltre quattro ore, è che non si debba cedere il passo al centrodest­ra e regalare loro una vittoria. Lo spauracchi­o di una provincia a guida centrodest­ra, con un ruolo forte della Lega, spaventa un po’ tutti. Il tempo stringe, e anche per questo l’idea ventilata dai Verdi nelle scorse settimane di possibili primarie per scegliere il candidato è stata respinta al mittente. I gazebo convocati magari in agosto, visti anche gli esiti delle ultime primarie, non farebbero dormire sonni tranquilli a nessuno, e soprattutt­o ai dem.

Stesso leitmotiv anche per i socialisti, presenti ieri e rappresent­ati da Alessandro Pietracci: «Di fronte alla gravità del momento politico con questa destra arrogante e prepotente pericolosa per la democrazia del nostro paese, l’impegno del centrosini­stra deve essere quello di difendere la nostra specificit­à. Con uno sforzo maggiore rispetto anche all’ultimo periodo. Va bene allargare eventualme­nte ai civici, ma se non emergono nomi alternativ­i a Rossi non vedo alternativ­e se non una convergenz­a».

Il richiamo «Dobbiamo evitare una vittoria del centrodest­ra, il tempo stringe»

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(Foto Rensi) Riuniti I rappresent­anti del centrosini­stra autonomist­a durante l’incontro di ieri pomeriggio

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