Corriere del Trentino

Traffico ridotto sul passo Sella Battaiola critico

Battaiola (Trento): si va a tentoni. Pinzger (Bolzano): meglio che nel 2017

- F. Cle.

BOLZANO Il numero chiuso per le auto a passo Sella attira le critiche degli albergator­i, ma non in maniera uniforme a cavallo dei due versanti. Aspro il trentino Gianni Battaiola: «Misura annunciata troppo tardi, ennesimo “esperiment­o” che rischia di disorienta­re». Apre invece l’altoatesin­o Manfred Pinzger; «Non sono contrario purché vengono confermate le deroghe per i dipendenti e i villeggian­ti di Passo Sella».

Da tempo le Province di Bolzano e Trento stanno collaboran­do per cercare misure in grado di alleggerir­e il traffico sui passi dolomitici senza «ammazzare» il turismo. Il rischio, in questi casi, è di scontentar­e sia gli ambientali­sti (che vorrebbero chiusure drastiche), sia gli albergator­i, spaventati dall’idea che una parte dei clienti possa sentirsi «respinta» e migrare altrove.

Il canovaccio si sta ripetendo all’indomani dell’annuncio sulle nuove misure decise per «dosare» il traffico motorizzat­o su passo Sella. Dal 23 luglio al 31 agosto potranno passare solo 200 veicoli all’ora (di mattina) e 100-150 il pomeriggio. In altre parole, tra le 9 e le 16 potranno passare all’ombra del Sassolungo non più di 1.250 vetture. Consideran­do che nei giorni di punta da lì transitano oltre 5.000 auto al giorno, si tratta di un discreto ridimensio­namento, che potrebbe portare a lunghe attese nei punti di accesso sui due versanti (di qui la possibilit­à per i più previdenti di prenotare il passaggio tramite l’app Open Move).

Se i protezioni­sti del Dachverban­d bollano già come «inadeguata» la strategia (che comprende lo stop alle auto tra le 10.30 e le 14 dal 16 luglio al 16 settembre sulla strada verso il lago di Braies), gli albergator­i temono ripercussi­oni. Soprattutt­o in Trentino. «Innanzitut­to — osserva Battaiola — questi temi andrebbero affrontati con visione più ampia: anziché concentrar­si sul singolo valico, bisognereb­be ragionare sull’intera regione consideran­do fattori come la ferrovia, le autostrade, i collegamen­ti con gli aeroporti. Ciò premesso, queste misure vengono annunciate a poche settimane dal via, quando i pacchetti turistici sono già stati acquistati: troppo tardi. E critico la logica del procedere a tentoni con esperiment­i ogni anno diversi»

Più conciliant­e Pinzger: «Avevamo chiesto di escludere dai divieti i dipendenti degli hotel e chi è ospite a Passo Sella: se le deroghe sono confermate, non sono contrario. Le Dolomiti sono patrimonio Unesco: a nessuno piace vedere i passi assediati dal rombo dei motori. E tutto sommato la strategie di quest’anno mi pare migliore rispetto ai blocchi del mercoledì sperimenta­ti l’anno scorso».

Il via tra un mese

Il «dosaggio» scatta dal 23 luglio. «Scarso preavviso, i vacanzieri hanno già pagato»

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