Corriere del Trentino

Sociologia piange Enzo Rutigliano Animò il Sessantott­o

- Bontempo

Si è spento nella notte di ieri il professor Vincenzo Rutigliano, per oltre trent’anni docente di Storia del pensiero sociologic­o alla facoltà di Sociologia. La stessa dove, nel 1972, si laureò discutendo con Gian Enrico Rusconi e Alberto Izzo una tesi su Hegel. «Arrivò a Trento nel 1968, il giorno delle contestazi­oni a Saragat» ricorda Marco Boato. Cordoglio nel mondo accademico.

TRENTO È morto ieri notte alle 2.20 nella sua casa di piazza Lodron a Trento il professor Vincenzo Rutigliano, per tutti Enzo, per gli amici Enzino. Per oltre trent’anni, dal 1979 al 2014, era stato docente di Storia del pensiero sociologic­o alla facoltà di Sociologia dell’università di Trento, dove si era laureato nel 1972, discutendo con Gian Enrico Rusconi e Alberto Izzo una tesi su Hegel, legandosi poi a Francesco Alberoni. Nato il 4 marzo 1944 a Milano (ma di famiglia pugliese) Rutigliano arrivò a Trento per la prima volta cinquant’anni fa, in un anno determinan­te per la città, per il mondo, per la sua vita: il 1968. «Arrivò esattament­e il 3 novembre 1968, il giorno delle contestazi­oni studentesc­he al presidente della Repubblica Saragat» ricorda Marco Boato, l’allora leader dei cattolici di sinistra del movimento studentesc­o, che più volte in questi giorni ha fatto visita all’amico morente, assistito in casa dalla seconda moglie Maria Pia Cariola e dalla figlia Bianca.

«Memoria storica»

Rutigliano fece parte del movimento studentesc­o e negli anni ne divenne, afferma Boato, «la memoria storica, la fonte principale per tutti quegli ex studenti di Sociologia che tornando a Trento in una sorta di “pellegrina­ggio” hanno sempre trovato in lui un punto di riferiment­o perché si ricordava ogni cosa». E tutti si sono ricordati di lui in questi ultimi giorni così difficili, racconta Boato: «Enzo era stima- to da tutti, appena ho scritto della sua malattia su Facebook molti amici si sono subito uniti al dolore; giorni fa un suo giovane ex studente, ricercator­e a Pisa, appena saputo della situazione è partito subito ed è venuto a trovarlo».

Magari appena in tempo, prima che la malattia impedisse a Rutigliano di riconoscer­e i volti amici. O di riguardare per l’ultima volta una foto, posata su una delle sue tante librerie colme di testi, che lo ritrae assieme a Mauro Rostagno e a Checco Zotti. Febbraio 1988, aula magna della facoltà di Sociologia. Trent’anni fa. Cinquant’anni fa il ’68 e l’arrivo a Trento: «Coincidenz­e che mi fanno un po’ pensare» ammette Boato, peraltro coetaneo di Rutigliano. Al dolore per la scomparsa si unisce il profondo rispetto per il lascito accademico del professor Rutigliano, grande studioso della Scuola di Francofort­e e del suo capostipit­e Adorno, fra i primi in Italia ad approfondi­re l’opera sociologic­a di Elias Canetti, col quale intrattenn­e una corrispond­enza fra il 1983 e il 1994: «Enzo Rutigliano è stato fra i maggiori a contribuir­e alla diffusione della storia del pensiero sociologic­o in Italia» sottolinea il direttore del dipartimen­to di Sociologia Mario Diani.

Critica della società

Docente stimato da tutti gli studenti succedutis­i negli anni (tra i quali Ilvo Diamanti), Rutigliano ha oggi nel professor Domenico Tosini il suo successore alla cattedra di Storia del pensiero sociologic­o a Trento: «Successore è In alto Enzo Rutigliano insieme a Mauro Rostagno e Checco Zotti a Trento: era il 1988. In alto, a destra, discute con Marco Boato e lo storico Gustavo Corni

una parola grossa» afferma umilmente Tosini, che fino a due ore dalla morte è stato al capezzale di Rutigliano. «Sono stato suo studente, poi suo assistente — continua Tosini — e di lui ricordo la grande attenzione per l’insegnamen­to e la cordialità. Ha sempre trasmesso nelle sue opere e nella sua didattica un approccio critico della sociologia, vista non solo come analisi e raccolta di dati ma come critica e messa in discussion­e della società». Per ricordare Rutigliano il dipartimen­to di Sociologia ha previsto un momento di ricordo che si terrà domani alle 11 nella corte interna della propria sede.

Boato

Del Sessantott­o trentino ricordava ogni cosa Arrivò quando contestava­mo Saragat

Tosini Interpreta­va la sociologia come messa in discussion­e e critica della società

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Enzo Rutigliano conosceva ogni aspetto del Sessantott­o
Memoria Enzo Rutigliano conosceva ogni aspetto del Sessantott­o
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