Palazzo Thun, timori per il Prg Salizzoni: «Non stoppiamo i lavori»
TRENTO Il caso Mosè Ricci scuote il Comune di Trento. L’interdizione per un anno dai pubblici uffici decisa dal gip Marco La Ganga per il professore dell’università di Trento, nonché urbanista a guida del tavolo di lavoro per il Piano regolatore generale del capoluogo, rischia di mettere in difficoltà l’amministrazione già più volte bacchettata per i rallentamenti nelle attività del Prg. «Siamo già in estremo ritardo — affonda Andrea Merler, avvocato, capogruppo di Civica Trentina in consiglio comunale e membro della Commissione urbanistica — Quanto accaduto è l’ulteriore dimostrazione di come questa amministrazione sia incapace, inadeguata e, a questo punto, angati. che sfortunata». Nessuno, infatti, si sarebbe aspettato una simile tegola sulla carriera del professor Ricci, accusato di turbativa d’asta in riferimento a un concorso per il conferimento di quattro contratti di prestazione d’opera intellettuale presso il Dicam di Trento. Una selezione che l’urbanista avrebbe «truccato» per favorire il suo staff di ricercatori, a loro volta inda- La vicenda è ancora tutta da chiarire, ma le ripercussioni in ambito comunale si fanno già sentire. Peraltro, la nomina di Ricci era stata contestata fin dall’inizio dalla minoranza, come ricorda lo stesso Merler: «Non ho mai condiviso la sua impostazione, troppo poco attenta alle necessità di sviluppo imprenditoriale del capoluogo». Ma oggi, al netto delle divergenze politiche, prevale il rispetto: «Sono un garantista, dunque ritengo sia giusto che il professore resti dov’è, almeno finché non sarà pronunciata la sentenza» chiosa Merler, che però fa notare: «Se si è arrivati a richiedere l’interdizione dai pubblici uffici, gli elementi in mano al pm immagino possano essere particolarmente seri e concreti».
Ma la preoccupazione avanza anche in maggioranza, espressa da Alberto Salizzoni: «Quanto accaduto è un problema per la città. Non voglio pensare che i lavori del Prg possano fermarsi per un anno. Sarebbe grave. Adesso sarà bene valutare le dinamiche e le prossime scadenze del gruppo di lavoro e capire come muoversi. Con una priorità: non stoppare i lavori».
A rasserenare gli animi ci pensa intanto il democratico Paolo Serra: «Il grosso è stato fatto — assicura, pensando con ottimismo all’avanzamento del Piano regolatore — siamo nella fase in cui vanno raccolti e analizzati i dati e non è fondamentale la presenza di Ricci per questa attività. Peraltro, la scadenza che ci eravamo dati era quella della fine del 2019, dunque abbiamo
Il dibattito
Maerle: «Giunta incapace e anche sfortunata». Serra: «L’équipe proseguirà»
tutto il tempo per valutare l’evoluzione della vicenda giudiziaria e agire di conseguenza». Bene, perciò, seguire la linea attendista suggerita dal sindaco Andreatta. «Il tavolo di lavoro per il Prg — ricorda Serra — è composto da una squadra di esperti, non da un’unica persona. Quindi, anche se il professor Ricci non potrà partecipare, i lavori non si fermeranno. Se poi l’interdizione sarà confermata o qualora dovesse arrivare una condanna, agiremo di conseguenza». Ma anche in questo caso, con la dovuta calma. «Per trovare un sostituto, ci vorranno dei tempi tecnici. Intanto, cerchiamo di rispettare chi, fino a prova contraria, è innocente» conclude Serra.