Corriere del Trentino

Lome e Dangelo in mostra tra arte e dibattiti giuridici

- Di Chiara Marsilli

Non si ferma la programmaz­ione artisticoc­ulturale del Castello di Pergine. Questa sera alle 19, nell’ambito del ciclo di esposizion­i e riflession­i giuridiche organizzat­e fra aprile e novembre al Castello di Pergine in collaboraz­ione con lo Studio Legale Chelodi – Bertuol e associati, le mura del castello si apriranno alle opere esposte da due artisti di fama internazio­nale: Segio Dangelo e Lome, nome d’arte di Lorenzo Menguzzato.

Il primo, pittore milanese padre del Movimento Arte nucleare, ha attraversa­to il secondo Novecento esponendo nei contesti più prestigios­i del mondo, dalla Biennale di San Paolo alla Quadrienna­le di Roma, dalla Biennale di Parigi a quella di Venezia, nella quale nel 1966 ebbe una sala personale, alla Triennale di Milano nella quale nel 1960 condivise la sala di ingresso con Ettore Sottsass, marito di Fernanda Pivano.

Il secondo, artista trentino attivo fra Trento e Dolcè, si diploma al corso di pittura aula Emilio Vedova all’Accademia di Belle Arti di Venezia e si specializz­a nella stamperia/laboratori­o di Giorgio Upiglio a Milano. Nel corso della sua carriera ha realizzato oltre 200 mostre in Italia e all’estero e ha esposto in diversi spazi pubblici.

Tra le opere esposte non solo pezzi di rilievo dei due percorsi artistici, ma anche le più recenti realizzazi­oni a due mani nell’ambito del progetto a due mani Dangelomel­odies, opere nelle quali Dangelo e Lome propongono nuovi allestimen­ti tra pittura,scultura,libri/oggetto e hand-made nati in stretta collaboraz­ione reciproca.

Dopo l’inaugurazi­one di questo pomeriggio la mostra resterà allestita fino al prossimo 2 agosto, lasciando poi spazio a quella di Giuseppe Debiasi.

L’intera esposizion­e si farà cornice di un altro evento: la riflession­e giuridica «Diritto e poesia» affidata all’avvocato Carlo Chelodi dello Studio Legale Chelodi – Bertuol e associati e alla poetessa Annachiara Marangoni. Il curioso abbinament­o fa parte del progetto «Arte e riflession­i giuridiche» che accompagna i vernissage con brevi interventi e dall’aperitivo preparato dallo chef del Castello Daniele Tomasi. La serata sarà inoltre dedicata al filosofo indiano Jiddu Krishnamur­ti che, nel suo costante viaggio per il mondo, soggiornò al Castello di Pergine per circa due mesi nel 1924. Un modo per ricordare un uomo che seppe essere pensatore a tutto tondo, spaziando dall’educazione alla teosofia, interessan­dosi di arte a vari livelli e stringendo amicizia, tra gli altri, con Albert Einstein.

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