Gubert: tagli retroattivi, una misura da Robespierre Brugger: per fortuna lavoro
BOLZANO «La peggiore situazione possibile, una misura da Robespierre». Così l’ex deputato e senatore trentino Renzo Gubert, presidente dell’associazione regionale degli ex parlamentari, che annuncia battaglia contro i tagli ai vitalizi annunciati dal neoministro Fraccaro. «Martedì a Roma si riunirà il direttivo nazionale dell’associazione, a cui io non sarò presente per impegni accademici. Non è possibile che si parli di tagli del 70% e che il vicepremier Di Maio si esprima dicendo “questi non sono diritti ma privilegi rubati”. Si sta facendo piazza pulita di tutto il sistema precedente con atti rivoluzionari — sbotta —. Salvini annuncia “voglio vedere chi farà ricorso, si vergogni”. Siamo arrivati a una situazione di assoluta mancanza di rispetto dello stato di diritto. La situazione richiede una class action: ci sarà un ricorso, si stanno provocando danni immensi
a titolo individuale».
Non tutti, spiega Gubert, vogliono «gonfiarsi le tasche»: «Ci sono mutui che poggiano sul vitalizio, ex parlamentari che hanno investito in aziende, vedove. Ne risponderanno i membri dell’ufficio di presidenza. Ci sono garanzie costituzionali: questo sarebbe l’unico intervento retroattivo e tutti i costituzionalisti hanno dato pareri contrari. Ma questi politicanti la fanno facile. Intanto portano a casa il risultato politico di essere eletti “campioni di tagli alle spese”, poi la Corte Costituzionale gli darà tolto ma avranno vinto le elezioni».
Più cauto l’ex senatore Svp Siegfried Brugger. «Leggo qualche notizia dai giornali, ma non ho avuto alcuna informazione personale su questioni che mi riguardano direttamente e anche a livello locale non ho contatti con nessuno: io faccio riferimento a Roma — spiega —. Per fortuna ho sempre lavorato e tuttora, vitalizio o non vitalizio, guadagno il mio panino facendo l’avvocato. Non ho un problema personale di sopravvivenza ma, certo, avendo passato 20 anni in Parlamento il vitalizio incide».
L’associazione Ricorso all’orizzonte «Class action per tutelare i nostri mutui e investimenti»