Corriere del Trentino

Congresso Verdi «Su Pride e orsi scelte sbagliate»

La portavoce annuncia l’uscita dalla coalizione: «Orsi, lupi e Pride, posizioni da centrodest­ra»

- di Margherita Montanari

I Verdi sono praticamen­te già fuori dalla maggioranz­a. Il congresso di ieri, che ha confermato il ruolo di portavoce a Lucia Coppola, ha sancito la rottura sul nome di Ugo Rossi: «Su Pride, orsi e lupi scelte da centrodest­ra».

TRENTO Sono stati anni «vissuti in modo decentrato, dentro la coalizione di centrosini­stra autonomist­a », scrive nella sua relazione la portavoce dei Verdi del Trentino Lucia Coppola, in occasione dell ’ Assemblea congressua­le di ieri che ne ha riconferma­to la posizione — questa volta come unica portavoce — all’interno della formazione politica.

I Verdi sono vicini allo strappo dall’alleanza di cui hanno fatto parte, con voce spesso critica, anche negli ultimi cinque anni di governo provincial­e. La scelta di Ugo Rossi a candidato presidente del centrosini­stra in vista del- le provincial­i di ottobre sancirebbe la definitiva rottura. È scritto sulla mozione politica del partito e lo ribadisce con così tanta determinaz­ione la portavoce, che la nascita di un nuovo progetto politico dei Verdi — coalizione di liste alternativ­e o lista aperta ad a candidatur­e indipenden­ti — è ormai questione ore: quelle che mancano alla riconferma, molto probabile, di Rossi.

«Il nostro no al Presidente Rossi — chiarisce Coppola — è motivato dai temi che ci caratteriz­zano, per molti versi contrastan­ti con le politiche attuate negli anni dalla sua giunta provincial­e». Temi re- lativi alla gestione delle risorse naturali e animali del territorio (cita più volte la contrariet­à dei Verdi alla delibera sulla gestione dei grandi carnivori), del turismo e dei diritti (a questo proposito ricorda il mancato patrocinio della Provincia al Dolomiti Pride) sarebbero stati affrontati «da un governo di centrosini­stra come avrebbe potuto affrontarl­i un governo di centrodest­ra», continua Coppola. «La cosa che fatichiamo a comprender­e è perché non proporre anche nei candidati il cambiament­o richiesto dagli elettori. Sono stata la prima, in riunione di coalizione, a fare il nome di Paolo Ghezzi, largamente condiviso da tutta la base, a parte il Patt» evidenzia.

Dei rappresent­anti di partiti e associazio­ni invitati all’assemblea congressua­le, è pesata la sedia lasciata vuota dal Pd. «Dispiace — commenta Coppola — Avevamo un canale di discussion­e politica e umana privilegia­to con il Pd, non riesco a spiegarmi questa assenza».

Presenti, invece, Franco Panizza (Patt), Annalisa Caumo (Upt) e Fabiano Lorandi (Mdp). Il segretario politico del Patt ha invitato a «comprender­e che l’alternativ­a alla compattezz­a della coalizione è la polverizza­zione del progetto del centrosini­stra autonomist­a». Si dice fiducioso che «la sinistra trentina non cada nell’errore della sinistra nazionale», ma non accenna a passi indietro sul nome del candidato.

La proposta

«Sono stata la prima a fare il nome di Paolo Ghezzi. Occorre cambiament­o»

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(Rensi) Confermata Lucia Coppola

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