Congresso Verdi «Su Pride e orsi scelte sbagliate»
La portavoce annuncia l’uscita dalla coalizione: «Orsi, lupi e Pride, posizioni da centrodestra»
I Verdi sono praticamente già fuori dalla maggioranza. Il congresso di ieri, che ha confermato il ruolo di portavoce a Lucia Coppola, ha sancito la rottura sul nome di Ugo Rossi: «Su Pride, orsi e lupi scelte da centrodestra».
TRENTO Sono stati anni «vissuti in modo decentrato, dentro la coalizione di centrosinistra autonomista », scrive nella sua relazione la portavoce dei Verdi del Trentino Lucia Coppola, in occasione dell ’ Assemblea congressuale di ieri che ne ha riconfermato la posizione — questa volta come unica portavoce — all’interno della formazione politica.
I Verdi sono vicini allo strappo dall’alleanza di cui hanno fatto parte, con voce spesso critica, anche negli ultimi cinque anni di governo provinciale. La scelta di Ugo Rossi a candidato presidente del centrosinistra in vista del- le provinciali di ottobre sancirebbe la definitiva rottura. È scritto sulla mozione politica del partito e lo ribadisce con così tanta determinazione la portavoce, che la nascita di un nuovo progetto politico dei Verdi — coalizione di liste alternative o lista aperta ad a candidature indipendenti — è ormai questione ore: quelle che mancano alla riconferma, molto probabile, di Rossi.
«Il nostro no al Presidente Rossi — chiarisce Coppola — è motivato dai temi che ci caratterizzano, per molti versi contrastanti con le politiche attuate negli anni dalla sua giunta provinciale». Temi re- lativi alla gestione delle risorse naturali e animali del territorio (cita più volte la contrarietà dei Verdi alla delibera sulla gestione dei grandi carnivori), del turismo e dei diritti (a questo proposito ricorda il mancato patrocinio della Provincia al Dolomiti Pride) sarebbero stati affrontati «da un governo di centrosinistra come avrebbe potuto affrontarli un governo di centrodestra», continua Coppola. «La cosa che fatichiamo a comprendere è perché non proporre anche nei candidati il cambiamento richiesto dagli elettori. Sono stata la prima, in riunione di coalizione, a fare il nome di Paolo Ghezzi, largamente condiviso da tutta la base, a parte il Patt» evidenzia.
Dei rappresentanti di partiti e associazioni invitati all’assemblea congressuale, è pesata la sedia lasciata vuota dal Pd. «Dispiace — commenta Coppola — Avevamo un canale di discussione politica e umana privilegiato con il Pd, non riesco a spiegarmi questa assenza».
Presenti, invece, Franco Panizza (Patt), Annalisa Caumo (Upt) e Fabiano Lorandi (Mdp). Il segretario politico del Patt ha invitato a «comprendere che l’alternativa alla compattezza della coalizione è la polverizzazione del progetto del centrosinistra autonomista». Si dice fiducioso che «la sinistra trentina non cada nell’errore della sinistra nazionale», ma non accenna a passi indietro sul nome del candidato.
La proposta
«Sono stata la prima a fare il nome di Paolo Ghezzi. Occorre cambiamento»