Figlia nel mirino Allontanato padre violento
Padre violento bloccato dal genero e dall’altro figlio. Il dramma di una famiglia del Primiero
Un padre violento tenta di incendiare la casa della figlia nel Primiero. L’uomo viene bloccato per fortuna dal genero e dall’altro figlio, per poi essere allontanato. Già nel 2014 era intervenuto il questore.
TRENTO La rabbia violenta scoppia all’improvviso. Un’ira incontenibile che si manifesta sempre contro i familiari, in particolare la moglie e la figlia. Già nel 2014 era intervenuto il questore con un provvedimento di ammonimento, l’uomo — pare con gravi problemi legati all’alcol — aveva perso anche la patente di guida. Poi qualcosa sembrava cambiato, aveva ricominciato a guidare la macchina, ma quella sofferenza che lo tormentava da anni e lo aveva trasformato in una persona diversa, violenta, probabilmente non lo ha mai abbandonato. Venerdì pomeriggio ha perso di nuovo la testa.
È tornato a tormentare la figli a. In preda ad un raptus avrebbe sferrato un calcio alla moglie e poi si sarebbe messo al volante completamente ubriaco. La figlia, preoccupata, vedendolo seduto al posto di guida, avrebbe tentato di togliergli le chiavi. Ma a quel punto l’uomo, un sessantenne del Primiero, sarebbe andato su tutte le furie. Quello che è accaduto dopo mette i brividi. Il sessantenne, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, subito allertati, avrebbe afferrato un bastone minacciando la giovane figlia e ha tentato di colpire la macchina della ragazza, che si è subito rifugiata in casa. L’altro figlio è accorso in difesa della sorella, ha fermato e disarmato il padre. Ma l’uomo non si è fermato. Ha preso una tanica di benzina, ha versato il liqui- do sulla porta d’ingresso della casa della figlia e brandendo un accendino ha minacciato di incendiare l’abitazione con all’interno la figlia e la nipote. Solo l’intervento disperato del figlio dell’uomo e del compagno della ragazza ha evitato il peggio. I due giovani hanno bloccato il sessantenne e nel frattempo sono intervenuti anche i carabinieri.
È accaduto tutto in pochi istanti nel primo pomeriggio, poco dopo pranzo. L’uomo è stato fermato e allontanato dai familiari con un provvedi- mento d’urgenza firmato dalla pm Licia Scagliarini. Ieri mattina l’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Valcanover, nell’udienza per direttissima di convalida davanti al giudice Enrico Borrelli l’uomo ha chiesto scusa. Il giudice ha convalidato il provvedimento. Il sessantenne, che è accusato di minacce aggravate, ha il divieto di avvicinarsi alla casa dei familiari. Nel frattempo, in attesa del processo che si terrà a novembre, la difesa sta cercando di attivare un percorso di cura per l’uomo, a tu- tela sua e soprattutto della sua famiglia. Resta il terribile dramma che ha radici lontane. Pare che l’uomo abbia iniziato ad avere problemi legati all’alcol dopo un guai finanziari e la perdita del lavoro. L’impotenza di fronte al dissesto finanziario e la drammatica situazione lavorativa avrebbe spinto l’uomo verso l’alcol. Poi sarebbero iniziati gli atti di violenza verso i familiari culminati ieri con il tentato incendio.