Corriere del Trentino

Dolomiti, turista cade nel canalone Muore davanti agli occhi del marito

Tragedia sulle Pale di San Martino. La donna stava tornando dal rifugio Mulaz

- D. R.

V TRENTO Un tratto d’ erba e ghiaia l’ha tradita. Ha perso l’equilibrio, è scivolata e non è più riuscita a fermarsi.

È morta sotto gli occhi del marito Anna Rinaldi, l’escursioni­sta di 54 anni, di Granarolo dell’Emilia, precipitat­a ieri pomeriggio in un canalone sulle Pale di San Martino. Impotente, il marito l’ha vista scivolare senza poter far nulla per lei. Ha udito le urla, poi l’ha persa di vista. Il cuore in gola, la disperazio­ne e la chiamata al numero unico di emergenza 112, purtroppo inutile. I tecnici del soccorso alpino dell’ area operativa Trentino orientale, che hanno raggiunto il luogo dell’infortunio, con l’equipe dell’elicottero di Trentino Emergenza, sono stati calati con il verricello insieme al medico. Ma per la turista emiliana, purtroppo, non c’era più da fare. È morta a causa delle gravi lesioni riportate nella caduta contro alcune rocce. È scivolata per oltre 150 metri battendo il capo sulla roccia.

La coppia, in Trentino per trascorrer­e una vacanza nel verde delle montagne, i eri mattina stava scendendo lungo il sentiero 710 che dalla Val Venegia porta al rifugio Mulaz che si trova a quota 2.571 metri. Un itinerario vario e suggestivo, che attraversa la Val Venegia, caratteriz­zato da un dislivello importante, ma che offre suggestivi panorami. Il sentiero non è particolar­mente difficile, ma ci sono alcuni tratti molto esposti, sui quali è possibile scivolare.

È difficile ricostruir­e cosa è accaduto in quei brevi attimi verso le 15.30. Resta la terribile tragedia. La donna si trova- va a quota 2000 metri quando è scivola nel canalone. I soccorrito­ri hanno recuperato la salma della donna e l’hanno portata nella camera mortuaria di Fiera di Primiero. Le operazioni s sono concluse verso le 17.10. Il marito, addolorato e sotto choc, è stato riportato a valle dai soccorrito­ri. Saranno i carabinier­i ora a ricostruir­e la dinamica del terribile incidente, purtroppo l’ennesimo di questa calda stagione estiva.

Anche quella di ieri è stata una giornata impegnativ­a per gli uomini del soccorso alpino del Trentino.

Alle ore 15.25 l’Area operativa Trentino Orientale è stata allertata per un ulteriore intervento per il recupero di un uomo di 52 anni, altoatesin­o, scivolato in un crepaccio in val dei Cantoni, sempre nel gruppo delle Pale di San Martino. L’uomo, dopo aver percorso la via ferrata Bolver Lugli, stava scendendo lungo il sentiero che porta al rifugio Rosetta. I compagni di escursione hanno chiamato il 112 e da Trento si subito alzato in volo l’ elicottero. I sanitari hanno stabilizza­to il ferito sul posto e lo hanno trasportat­o all’ospedale Santa Chiara dove è stato sottoposto ad ulteriori accertamen­ti e ricoverato. Le sue condizioni non sembrano particolar­mente gravi.

In alta quota Escursioni­sta soccorso anche in val del Cantoni. L’uomo è ricoverato al S. Chiara

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Montagna Il sentiero della val Venegia che porta al rifugio Mulaz dove ieri è morta l’escursioni­sta emiliana

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