Corriere del Trentino

Lupi e orsi: Lega e M5s si spaccano

Abbattimen­ti, asse Fugatti-Volksparte­i: mi attivo. Fraccaro boccia la «licenza di uccidere»

- Andrea Bontempo Marco Angelucci

L’assessore all’agricoltur­a Arnold Schuler è convinto delle ragioni della Provincia riguardo la norma che autorizza l’abbattimen­to di orsi e lupi. E confida nella trattativa con il governo. Fugatti, intanto, attacca il ministro Costa, che ha annunciato l’impugnazio­ne della legge: «Comportame­nto imbarazzan­te». Ma i 5 Stelle, con il ministro Fraccaro, si schierano con il governo: «Abbattimen­ti, ipotesi inaccettab­ile».

TRENTO L’abbattimen­to di orsi e lupi, inevitabil­mente, si è trasformat­o in un caso politico. Lega e Cinque Stelle sono spaccati. Il sottosegre­tario alla salute Maurizio Fugatti invita il governo a non impugnare la legge di Trentino e Alto Adige, mentre il ministro Fraccaro si schiera apertament­e con il collega Costa. Da Bolzano, poi, la Svp, dopo il caso migranti, trova un altro motivo per creare un asse privilegia­to con il Carroccio. In vista delle prossime elezioni provincial­i tale convergenz­a potrebbe aprire nuovi scenari.

L’assessore all’agricoltur­a Arnold Schuler è convinto delle ragioni della Provincia. E confida nella trattativa con il governo, sopratutto con la Lega che in Trentino è da sempre ostile agli orsi. «Siamo convinti delle nostre ragioni, credo che il ministro debba leggersi bene la legge. Forse è stato male informato abbiamo sempliceme­nte applicato la direttiva europa Habitat. Le Regioni hanno possono farlo nelle materie in cui hanno competenza» sottolinea Schuler. «Trasmetter­emo la norma a Roma e cercheremo di chiarire ogni dubbio. Ci muoveremo di concerto con Trento e comunque credo che nel governo ci siano anche altre sensibilit­à». La speranza della Svp è anche di resuscitar­e la norma di attuazione approvata nella scorsa legislatur­a. Ma soprattutt­o di avviare un dibattito sui grandi predatori: «Purtroppo la norma di attuazione non è stata convertita in legge ma proveremo a discuterne con il governo. Adesso bisogna decidere fino a che punto vogliamo arrivare. Negli ultimi anni, specialmen­te per i lupi, c’è stato un aumento esponenzia­le. Oggi il lupo non è più minacciato. La convivenza diventa impossibil­e se i numeri sono troppo grandi».

Arnold Schuler chiama, Maurizio Fugatti risponde. E rincara la dose: «Ritengo che il comportame­nto del ministro Costa sia stato imbarazzan­te: non si annuncia un’impugnativ­a in questo modo, senza consultars­i con i vertici delle forze di governo e quindi soprattutt­o con la Lega, che in Trentino su questa legge si è sempre battuta. Eppure — continua il sottosegre­tario — il ministro Costa fa parte di un governo che ha fatto della democrazia diretta un cavallo di battaglia: come può dunque opporsi a una legge votata dal Consiglio di una Provincia autonoma? Più democrazia diretta di così! Cosa dobbiamo fare, un referendum?».

Quanto alla richiesta di appoggio da parte di Schuler, Fugatti si rende più che disponibil­e: «Volentieri, se mi esprimo in questi termini è proprio perché posso adoperarmi col ministro Costa su questo tema, un tema che riguarda tutta l’Italia. Bene in ogni caso l’incontro tra Costa e i governator­i Rossi e Kompatsche­r». Sulla ripresa del Patt della norma d’attuazione della Commission­e dei Dodici, Fugatti replica: «Appena rinnovata la Commission­e quella norma sarà la prima da rivedere ma il Patt non venga ora a dirci come e cosa fare».

Se Svp e Lega lotteranno assieme per ottenere la possibi- lità di abbattere i grandi carnivori, il Movimento cinque stelle – contropart­e della Lega al governo – non sembra affatto dello stesso avviso. Il consiglier­e M5s trentino Filippo Degasperi è stato l’unico a esprimere voto contrario al disegno di legge Dallapicco­la, plaudendo successiva­mente al ministro Costa; e per una volta anche Riccardo Fraccaro, ministro M5s dei rapporti con il Parlamento, è d’accordo con lui: «La posizione del Movimento è chiara: è indispensa­bile valorizzar­e il nostro patrimonio faunistico. L’ipotesi dell’abbattimen­to, oltre ad essere totalmente inaccettab­ile, configura anche una resa della politica, bisogna evitare un ritorno al passato remoto con norme arcaiche che pensano di affrontare la questione con la licenza di uccidere. Bene ha fatto Degasperi a votare contro il ddl, ora sarà il governo ad intervenir­e. Il punto di riferiment­o deve essere il Piano lupo approvato dall’Ispra».

«La Provincia di Trento sapeva benissimo che sarebbe andata incontro a questo tipo di atto da parte del governo», afferma Fraccaro, che invece, in merito alla ripresa della norma d’attuazione della Commission­e dei Dodici prospettat­a dal Patt, è scettico: «Per le norme di attuazione sarebbe meglio ripartire da zero, seguendo un metodo di lavoro aperto e trasparent­e, soprattutt­o per quanto riguarda la competenza faunistica». In vista del loro incontro con il ministro Costa, Fraccaro auspica che i governator­i provincial­i escano «dall’ottica della prossima campagna elettorale per ragionare con il governo sulle soluzioni che contempera­no le diverse esigenze. È in questo che la politica si distingue dalla propaganda. Con le indicazion­i che intendiamo fornire – conclude – il Trentino Alto Adige può diventare un modello anche per le altre regioni».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy