Lupi e orsi: Lega e M5s si spaccano
Abbattimenti, asse Fugatti-Volkspartei: mi attivo. Fraccaro boccia la «licenza di uccidere»
L’assessore all’agricoltura Arnold Schuler è convinto delle ragioni della Provincia riguardo la norma che autorizza l’abbattimento di orsi e lupi. E confida nella trattativa con il governo. Fugatti, intanto, attacca il ministro Costa, che ha annunciato l’impugnazione della legge: «Comportamento imbarazzante». Ma i 5 Stelle, con il ministro Fraccaro, si schierano con il governo: «Abbattimenti, ipotesi inaccettabile».
TRENTO L’abbattimento di orsi e lupi, inevitabilmente, si è trasformato in un caso politico. Lega e Cinque Stelle sono spaccati. Il sottosegretario alla salute Maurizio Fugatti invita il governo a non impugnare la legge di Trentino e Alto Adige, mentre il ministro Fraccaro si schiera apertamente con il collega Costa. Da Bolzano, poi, la Svp, dopo il caso migranti, trova un altro motivo per creare un asse privilegiato con il Carroccio. In vista delle prossime elezioni provinciali tale convergenza potrebbe aprire nuovi scenari.
L’assessore all’agricoltura Arnold Schuler è convinto delle ragioni della Provincia. E confida nella trattativa con il governo, sopratutto con la Lega che in Trentino è da sempre ostile agli orsi. «Siamo convinti delle nostre ragioni, credo che il ministro debba leggersi bene la legge. Forse è stato male informato abbiamo semplicemente applicato la direttiva europa Habitat. Le Regioni hanno possono farlo nelle materie in cui hanno competenza» sottolinea Schuler. «Trasmetteremo la norma a Roma e cercheremo di chiarire ogni dubbio. Ci muoveremo di concerto con Trento e comunque credo che nel governo ci siano anche altre sensibilità». La speranza della Svp è anche di resuscitare la norma di attuazione approvata nella scorsa legislatura. Ma soprattutto di avviare un dibattito sui grandi predatori: «Purtroppo la norma di attuazione non è stata convertita in legge ma proveremo a discuterne con il governo. Adesso bisogna decidere fino a che punto vogliamo arrivare. Negli ultimi anni, specialmente per i lupi, c’è stato un aumento esponenziale. Oggi il lupo non è più minacciato. La convivenza diventa impossibile se i numeri sono troppo grandi».
Arnold Schuler chiama, Maurizio Fugatti risponde. E rincara la dose: «Ritengo che il comportamento del ministro Costa sia stato imbarazzante: non si annuncia un’impugnativa in questo modo, senza consultarsi con i vertici delle forze di governo e quindi soprattutto con la Lega, che in Trentino su questa legge si è sempre battuta. Eppure — continua il sottosegretario — il ministro Costa fa parte di un governo che ha fatto della democrazia diretta un cavallo di battaglia: come può dunque opporsi a una legge votata dal Consiglio di una Provincia autonoma? Più democrazia diretta di così! Cosa dobbiamo fare, un referendum?».
Quanto alla richiesta di appoggio da parte di Schuler, Fugatti si rende più che disponibile: «Volentieri, se mi esprimo in questi termini è proprio perché posso adoperarmi col ministro Costa su questo tema, un tema che riguarda tutta l’Italia. Bene in ogni caso l’incontro tra Costa e i governatori Rossi e Kompatscher». Sulla ripresa del Patt della norma d’attuazione della Commissione dei Dodici, Fugatti replica: «Appena rinnovata la Commissione quella norma sarà la prima da rivedere ma il Patt non venga ora a dirci come e cosa fare».
Se Svp e Lega lotteranno assieme per ottenere la possibi- lità di abbattere i grandi carnivori, il Movimento cinque stelle – controparte della Lega al governo – non sembra affatto dello stesso avviso. Il consigliere M5s trentino Filippo Degasperi è stato l’unico a esprimere voto contrario al disegno di legge Dallapiccola, plaudendo successivamente al ministro Costa; e per una volta anche Riccardo Fraccaro, ministro M5s dei rapporti con il Parlamento, è d’accordo con lui: «La posizione del Movimento è chiara: è indispensabile valorizzare il nostro patrimonio faunistico. L’ipotesi dell’abbattimento, oltre ad essere totalmente inaccettabile, configura anche una resa della politica, bisogna evitare un ritorno al passato remoto con norme arcaiche che pensano di affrontare la questione con la licenza di uccidere. Bene ha fatto Degasperi a votare contro il ddl, ora sarà il governo ad intervenire. Il punto di riferimento deve essere il Piano lupo approvato dall’Ispra».
«La Provincia di Trento sapeva benissimo che sarebbe andata incontro a questo tipo di atto da parte del governo», afferma Fraccaro, che invece, in merito alla ripresa della norma d’attuazione della Commissione dei Dodici prospettata dal Patt, è scettico: «Per le norme di attuazione sarebbe meglio ripartire da zero, seguendo un metodo di lavoro aperto e trasparente, soprattutto per quanto riguarda la competenza faunistica». In vista del loro incontro con il ministro Costa, Fraccaro auspica che i governatori provinciali escano «dall’ottica della prossima campagna elettorale per ragionare con il governo sulle soluzioni che contemperano le diverse esigenze. È in questo che la politica si distingue dalla propaganda. Con le indicazioni che intendiamo fornire – conclude – il Trentino Alto Adige può diventare un modello anche per le altre regioni».