Turismo bio, il piano del Comune
B&B e benessere per allargare l’offerta. Rigotti (albergatori): potenziare i congressi
Il Comune di Trento, capofila l’assessore competente Roberto Stanchina, sta pensando a nuove azioni di rilancio del settore turistico: «Una riorganizzazione della rete dei b&b, una loro riqualificazione e una loro connessione con un altro elemento che fa di Trento una meta sempre più ricercata da chi ama la salute e il benessere: il “turismo bio”». Intanto la Provincia ha indetto l’appalto che, con lavori per circa due milioni di euro, porteranno alla riapertura delle Terme di Garniga. Rigotti (albergatori) invece invita a puntare sui congressi.
TRENTO La città di Trento si riconferma: ancora boom di turisti tanto da fare meglio di Milano. In un anno le strutture ricettive del capoluogo trentino registrano una performance del 72% di presenze che è meglio di Milano che si ferma al 70%. Il dato lo forniscono gli albergatori di Trento, Monte Bondone e Valle Laghi ma l’amministrazione Comunale conferma: in otto anni, e cioè da quando esiste il Piano del turismo, le presenze nella città sono passate da 200.000 a oltre un milione.
Un successo per chi sta al governo del Comune di Trento. Una carta importante che l’assessore al turismo, Roberto Stanchina si giocherà questo pomeriggio alle 18, quando dovrà illustrare il piano alla commissione consiliare congiunta di turismo e bilancio, presieduta dal consigliere leghista, Gianni Festini Brosa. L’assessore in pratica farà un elenco di quanto l’amministrazione ha fatto da quando esiste il Piano per il Turismo. Un documento nato nel 2009 per fare programmazione politica in materia di accoglienza. Un progetto dal quale emerge che Trento piace sempre di più ai turisti. La relazione dell’assessore Stanchina dice anche che vanno alla grande le sistemazioni in bed&breakfast.
Proprio per questo il Comune sta pensando a nuove azioni di rilancio del settore che partano da una riorganizzazione della rete dei b&b, una loro riqualificazione, là dove ce n’è bisogno, e una loro connessione con un altro elemento che fa di Trento una meta sempre più ricercata da chi ama la salute e il benessere: il «turismo bio». La città delle tre «b», si potrebbe dire, dunque: bed&breakfast e biologico.
Il Comune pensa anche ad altro per il futuro. Non si può fare turismo senza pensare al mondo del web. «Ci sono le app per fare le prenotazioni nelle strutture — sottolinea l’amministratore —: serve dunque pensare a un tipo di accoglienza più all’avanguardia. In particolare vorrei puntare su nuovi dispositivi 4.0 che possano meglio localizzare quanto abbiamo da offrire in questo territorio».
C’è poi la politica dei grandi eventi che richiama turisti in città. «Il Festival dell’Economia è un grande successo — dice — per questo abbiamo aggiunto anche il Festival dello Sport che sarà organizzato in partnership con la Gazzetta dello sport». Per l’assessore inoltre serve muoversi anche sul fronte dell’enogastronomia che è un aspetto della vacanza da trascorrere nella città di Trento che si sposa con un turismo di tipo culturale. «Quello che diremo in commissione — aggiunge— è che noi pensiamo che la città debba puntare su un turismo di qualità».
C’è anche il «turismo del benessere» nei piani del Comune. Per questo ritorna il tema del rilancio del Monte Bondone. L’assessore tuttavia ai consiglieri della commissione vorrà anche dire che il nuovo tunnel del Brennero che si sta ultimando, per la città e il territorio è un’opportunità senza precedenti. «È un treno che va preso al volo — chiosa—. In poco tempo l’Europa e i suoi turisti saranno qui da noi».
Futuro L’assesso re invita a non sottovalutare il peso che avrà il tunnel del Brennero