Ciclabile Garda, c’è il primo tratto Gli ambientalisti: paesaggio ferito
Inaugurato il primo tratto dell’infrastruttura che collegherà tutto il lago Alla Lombardia lo sprint Soldi, progetto e impresa vengono dal Trentino
Inaugurato ieri pomeriggio a Limone il primo tratto, quello lombardo, della ciclabile che coprirà tutto il perimetro del lago di Garda. La pista aperta ieri è stata realizzata a 50 metri di altezza, è lunga quasi due chilometri ed è costata 7,6 milioni di euro. Gli ambientalisti criticano l’opera.
LIMONE Pedalare sospesi a metà fra il blu dell’acqua del lago e le cime dei monti che lasciano senza fiato. Pedalare davanti a un vuoto che però non fa paura. Un’emozione tutta da provare nella nuova pista ciclopedonale che ieri, alle 17, è stata inaugurata a Limone. Si tratta del primo tratto, un chilometro e 900 metri, dell’anello destinato a collegare tutto il perimetro del lago di Garda.
Un’esperienza unica che gli appassionati di natura e movimento possono ora provare sulla riva lombarda. Una prima parte di un’opera che passerà alla storia, forse, per essere fra le più belle piste ciclabili del mondo.
Ieri ad inaugurare la pista a sbalzo, si dice così in gergo ingegneristico,
Primo passo
La pista aperta ieri è lunga due chilometri È costata 7,6 milioni di euro
è arrivato anche il ministro per le infrastrutture, Danilo Toninelli. Con il sindaco di Limone, Franceschino Risatti, l’assessore ai lavori pubblici della Provincia di Trento, Mauro Gilmozzi, e l’assessore al turismo della Lombardia, Lara Magoni, Toninelli ha tagliato il nastro ed inaugurato l’opera benedetta dal padre superiore comboniano Pierpaolo Monella.
Il tratto aperto ieri è lungo circa due chilometri. E si presenta come una lingua di calcestruzzo realizzata come se fosse legno. Due metri e mezzo di larghezza e una rete di protezione in acciaio che separano dal vuoto e dall’emozione di quello che ci sta dopo.
Un’opera costata 3.500 euro al metro lineare per un totale di 7,6 milioni di euro. Realizzata a ben 50 metri di altezza, la pista ciclabile è stata costruita in buona parte grazie ai soldi garantiti dal Trentino nel fondo per i Comuni di confine, serviti per realizzare un’infrastruttura che negli anni — è l’intento di tutti gli amministratori che si affacciano sul lago — dovrà toccare l’intero periplo del Garda per circa 140 chilometri di lunghezza.
Il tratto di Limone sarà aperto 24 ore su 24. Delle luci di ultima generazione si accenderanno appena il sole tramonterà e illumineranno tutta la pista che scorre, in quel tratto, a fianco della vecchia Gardesana lombarda e la renderà ancora più suggestiva.
Risorse sono state impiegate anche per la sicurezza. Non è insolito, infatti, che dalla montagna si stacchino sassi grandi e piccoli. Per questo, sono stati posati ben 1400 metri di reti, a maglia larga e più stretta. Una rete in alluminio, inoltre, fa da protezione fra la pista e il vuoto.
Il progetto dell’opera è il frutto del lavoro di uno pool di ingegneri di Riva del Garda, lo studio Fontana-Lotti. L’opera invece è stata realizzata da un’impresa tutta trentina: la Geo Rock.
«A Limone si dice chiacchierare poco e fare tanto» afferma con soddisfazione il sindaco di Limone, Risatti, che stringe con forza, per l’emozione, la mano del ministro che proprio sulla nuova ciclabile osserva: «Lavoriamo per opere come queste. Vogliamo infatti creare le condizioni perché tutti gli italiani possano addirittura recarsi al lavoro in bicicletta».
La soddisfazione è anche dell’assessore Gilmozzi. «Si tratta di una infrastruttura strategica che fa bene anche al nostro territorio» assicura, confermando che ad ottobre anche la Provincia di Trento aprirà la gara per appaltare l’opera sul lato trentino. Un appalto da sei milioni di euro per il primo lotto di un’opera che, assicura l’assessore di Trento, verrà completata entro quattro anni. Il ministro alla cerimonia ha parlato anche di Autobrennero: «Quella situazione va sanata».