Corriere del Trentino

Il sindaco di Riva del Garda «La nostra strada sarà diversa»

- Mar. Mo.

RIVA DEL GARDA Nel versante che dal Comune di Limone arriva fino al confine con il Trentino, sospeso sulle acque del Lago di Garda, è stato appena inaugurato uno dei tasselli della Garda by bike, l’anello ciclabile che dovrebbe arrivare a coprire l’intero perimetro del lago più grande d’Italia entro il 2021. Il tratto lombardo è stato finanziato in buona parte con soldi prelevati dal Fondo dei Comuni confinanti, messo a disposizio­ne da Trentino e Alto Adige.

Sindaco Mosaner, quando arriverà la ciclabile a Riva del Garda?

«Un tratto di ciclabile trentina c’è già. Il percorso parte da Riva, arriva fino a Torbole ed è uno dei punti di riferiment­o del cicloturis­mo. Sospeso è il collegamen­to con Limone sul Garda. Il percorso che si inaugura ora e che collega la parte sud alla parte nord di Limone, era compreso in un finanziame­nto tra il 2011 e il 2012. Sono passati sei anni abbondanti dall’inizio dell’iter amministra­tivo. La Provincia di Trento, invece, ha firmato l’anno scorso l’accordo amministra­tivo per la realizzazi­one di un nuovo tratto di ciclabile da Limone a Riva. Quindi nulla da eccepire alla Provincia, sta procedendo abbastanza velocement­e rispetto alla Lombardia».

Si conoscono già le tempistich­e per la realizzazi­one della tratta Limone-Riva?

«L’assessore Mauro Gilmozzi ha rassicurat­o dicendo che la realizzazi­one del primo tratto, quello che dovrebbe arrivare fino alla Casa della trota, sarà appaltato a breve, entro ottobre. L’esecuzione di una ciclabile lungo questa tratta dovrebbe essere abbastanza agevole. Più complicato e oneroso il tragitto che porta fino a Riva, dal momento che coinvolge gallerie chiuse e strade dismesse. I lavori sono più lunghi e serve reperire ulteriori risorse, circa quattro milioni. Naturalmen­te ci auguriamo che si vada avanti celermente su quest’opera».

Sarà differente rispetto al tratto del versante lombardo? Le associazio­ni ambientali­ste hanno criticato la scarsa continuità tra i materiali con cui è realizzata la ciclabile e l’ambiente circostant­e.

«La ciclabile sarà meno a sbalzo e in alcuni tratti dovrebbe raggiunger­e l’ampiezza di quattro metri e mezzo rispetto ai due e mezzo del tratto bresciano. Per quanto riguarda l’aspetto paesaggist­ico, riteniamo che si debbano collegare le varie località con scrupolo e attenzione dovuti a un paesaggio di rilievo internazio­nale. Ma si tratta pur sempre di opere infrastrut­turali».

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