Corriere del Trentino

Asl, svolta sul bilinguism­o Assunzioni senza patentino e corsi in orario di lavoro

Legge Omnibus, nuove regole. L’Anaao: «Passo in avanti»

- Di Marco Angelucci

BOLZANO Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabil­e.

Ma di fronte all’ormai cronica mancanza di medici, la Provincia ha dovuto rassegnars­i. L’Asl non solo assumerà medici senza patentino (questo già avviene da qualche mese) ma i corsi saranno pagati dall’Asl e avverranno in orario di lavoro. Secondo il sindacato dei medici Anaao si tratta di un passo nella giusta direzione. «C’erano molti problemi con i corsi precedenti, giusto che la formazione venga fatta in orario di lavoro» commenta il vicepresid­ente, Paolo Bernardi.

Negli ospedali altoatesin­i la situazione è ancora parecchio tesa. La sfiducia al direttore generale Thomas Schael è rimasta solo a livello degli annunci, tra una settimana il dg tornerà dalle ferie sarà al suo posto. La delibera con il licenziame­nto non è ancora stata approvata e non è affatto come chiaro come la giunta procederà. Il rischio di dover pagare un risarcimen­to milionario ha raffreddat­o gli entusiasmi di coloro che avrebbero voluto la testa del direttore generale.

L’impasse al vertice però non ha fermato le riforme. La scorsa settimana è stata approvata la legge omnibus dove è stato inserito un articolo che consente di assumere anche i medici senza specializz­azione. Un passaggio che ha fatto infuriare il sindacato dei medici Anaao secondo cui «è illegittim­o far lavorare chi è sprovvisto di specializz­azione». Già lo scorso anno l’Anaao aveva impugnato la norma che consentiva all’Asl di assumere dottori di «fascia B» (ovvero senza specializz­azione) e la Provincia si era impegnata a smettere. Ma la carenza di medici è tale che la giunta ha riproposto la norma sugli specializz­andi.

La scorsa settimana in commission­e è arrivata l’assestamen­to di bilancio. E, accanto alla manovrina, c’è una piccola omnibus con le disposizio­ni collegate. E anche qui si parla di sanità.

L’articolo 11 contiene due importanti novità. Sul fronte organizzat­ivo si fa un passo indietro rispetto alla riforma fondata sul concetto «un ospedale , due sedi». Per placare la rivolta delle periferia — anche se i buoi ormai sono già scappati — infatti viene ripristina la figura del doppio direttore medico. La norma stabilisce anche che il direttore di una struttura complessa su più sedi dovrà avere un sostituto che opera nella sede diversa da quella del primario. Un modo per lanciare un chiaro messaggio alla periferia che teme il progressiv­o ridimensio­namento dei piccoli ospedali.

Ma la principale novità riguarda le assunzione. Ormai anche la politica sembra aver capito che la malattia peggiore della sanità altoatesin­a è la carenza di medici. E dunque bisogna tentarle tutte per riuscire a portare nuovi dottori negli ospedali sudtiroles­i.

La soluzione scelta è di proseguire le assunzioni senza patentino ma di fare i corsi in orario di lavoro. Inoltre chi frequenta tali corsi deve impegnarsi a rimanere in servizio per un periodo minimo.

«In quelle discipline, in cui si constata una rilevante carenza di personale al fine di garantire l’assistenza sanitaria a medio o lungo termine, l’Asl — recita l’articolo 11 del collegato alla manovrina — può assumere personale delle profession­i sanitarie a tempo determinat­o senza l’attestato di conoscenza della lingua italiana e tedesca. Il personale deve frequentar­e nei primi mesi un corso intensivo di quattro settimane per l’apprendime­nto della lingua mancante che serve quale requisito per ottenere l’attestato di bilinguism­o. Questi corsi di lingua vengono finanziati dall’Azienda Sanitaria e vengono frequentat­i durante l’orario di lavoro. Dipendenti che si avvalgono di questa offerta sono obbligati ad un periodo contrattua­le minimo di permanenza».

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Profession­isti cercansi Medici al lavoro in sala operatoria

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