Asl, svolta sul bilinguismo Assunzioni senza patentino e corsi in orario di lavoro
Legge Omnibus, nuove regole. L’Anaao: «Passo in avanti»
BOLZANO Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile.
Ma di fronte all’ormai cronica mancanza di medici, la Provincia ha dovuto rassegnarsi. L’Asl non solo assumerà medici senza patentino (questo già avviene da qualche mese) ma i corsi saranno pagati dall’Asl e avverranno in orario di lavoro. Secondo il sindacato dei medici Anaao si tratta di un passo nella giusta direzione. «C’erano molti problemi con i corsi precedenti, giusto che la formazione venga fatta in orario di lavoro» commenta il vicepresidente, Paolo Bernardi.
Negli ospedali altoatesini la situazione è ancora parecchio tesa. La sfiducia al direttore generale Thomas Schael è rimasta solo a livello degli annunci, tra una settimana il dg tornerà dalle ferie sarà al suo posto. La delibera con il licenziamento non è ancora stata approvata e non è affatto come chiaro come la giunta procederà. Il rischio di dover pagare un risarcimento milionario ha raffreddato gli entusiasmi di coloro che avrebbero voluto la testa del direttore generale.
L’impasse al vertice però non ha fermato le riforme. La scorsa settimana è stata approvata la legge omnibus dove è stato inserito un articolo che consente di assumere anche i medici senza specializzazione. Un passaggio che ha fatto infuriare il sindacato dei medici Anaao secondo cui «è illegittimo far lavorare chi è sprovvisto di specializzazione». Già lo scorso anno l’Anaao aveva impugnato la norma che consentiva all’Asl di assumere dottori di «fascia B» (ovvero senza specializzazione) e la Provincia si era impegnata a smettere. Ma la carenza di medici è tale che la giunta ha riproposto la norma sugli specializzandi.
La scorsa settimana in commissione è arrivata l’assestamento di bilancio. E, accanto alla manovrina, c’è una piccola omnibus con le disposizioni collegate. E anche qui si parla di sanità.
L’articolo 11 contiene due importanti novità. Sul fronte organizzativo si fa un passo indietro rispetto alla riforma fondata sul concetto «un ospedale , due sedi». Per placare la rivolta delle periferia — anche se i buoi ormai sono già scappati — infatti viene ripristina la figura del doppio direttore medico. La norma stabilisce anche che il direttore di una struttura complessa su più sedi dovrà avere un sostituto che opera nella sede diversa da quella del primario. Un modo per lanciare un chiaro messaggio alla periferia che teme il progressivo ridimensionamento dei piccoli ospedali.
Ma la principale novità riguarda le assunzione. Ormai anche la politica sembra aver capito che la malattia peggiore della sanità altoatesina è la carenza di medici. E dunque bisogna tentarle tutte per riuscire a portare nuovi dottori negli ospedali sudtirolesi.
La soluzione scelta è di proseguire le assunzioni senza patentino ma di fare i corsi in orario di lavoro. Inoltre chi frequenta tali corsi deve impegnarsi a rimanere in servizio per un periodo minimo.
«In quelle discipline, in cui si constata una rilevante carenza di personale al fine di garantire l’assistenza sanitaria a medio o lungo termine, l’Asl — recita l’articolo 11 del collegato alla manovrina — può assumere personale delle professioni sanitarie a tempo determinato senza l’attestato di conoscenza della lingua italiana e tedesca. Il personale deve frequentare nei primi mesi un corso intensivo di quattro settimane per l’apprendimento della lingua mancante che serve quale requisito per ottenere l’attestato di bilinguismo. Questi corsi di lingua vengono finanziati dall’Azienda Sanitaria e vengono frequentati durante l’orario di lavoro. Dipendenti che si avvalgono di questa offerta sono obbligati ad un periodo contrattuale minimo di permanenza».