Sciopero alla Lidl, sindacati separati
La Filcams Cgil regionale: «Forte e sentita la protesta dei lavoratori» Uiltucs: «Noi siamo concreti: difendiamo un accordo importante»
BOLZANO Lo sciopero alla Lidl è andato bene o male? La Filcams Cgil, che ne è stata promotrice nazionale, anche in regione canta vittoria. Ma la Uiltucs, con Walter Largher, punta il dito sulla «bassissima adesione».
Antonella Costanzo, segretaria generale Filcams Lhfd dice: «Forte e sentita la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori Lidl. Dalle 4 della mattina le delegazioni scioperanti hanno bloccato gli ingressi dei due centro logistici. Rinunciare ad una giornata di paga, questo l’ulteriore sacrificio a cui sono state obbligate le lavoratrici e e lavoratori Lidl, per dimostrare all’azienda l’insoddisfazione e la rabbia contro un contratto integrativo peggiorativo del precedente, del ccnl e della legge. Presente a Massa Lombarda (ravenna) anche la delegazione Filcams di Bolzano, partita a notte fonda il per portare il proprio contributo. Centinaia e centinaia le lavoratrici in sciopero. Grande soddisfazione per un risultato che non era affatto scontato». Anche la Filcams trentina era a Massa Lombarda.
Lo sciopero era contro il contratto firmato da Uiltucs Uil e Fisascat Cisl. La Uiltucs scrive: «Riteniamo che la libertà di scioperare non debba essere minata da nessuno e che la libertà della Filcams di indire uno sciopero, anche se da noi non condiviso, fosse sacrosanta. Noi siamo forti delle nostre ragioni e non sentivamo la necessità di esprimere un parere “contro”. Alla fine abbiamo avuto ragione (vista la bassissima adesione), oltre ad aver avuto la conferma della ragionevolezza di quanto sottoscritto con Lidl Italia. Certo, i contratti non sono mai i migliori. Ma si lotta sempre affinché siano i migliori possibili. Nello specifico, oltre a prevedere una maggiorazione del 135% per il lavoro domenicale (che sale al 235% se la domenica se si lavorano almeno 4 ore in straordinario), oltre a prevedere un sistema di welfare integrativo, oltre a prevedere la possibilità di inviare in missione i lavoratori non oltre i 40 Km, oltre a prevedere un sistema di relazioni sindacali prima inesistenti, oltre a prevedere un modello di part-time innovativo dal quale il lavoratore può recedere in qualsiasi momento (tornando al contratto originale), è anche il primo contratto aziendale da anni sottoscritto dalla Lidl Italia che speriamo sia solo il primo passo verso condizioni di lavoro sempre migliori». Firmato Stefano Picchetti e Mauro Baldessari Uiltucs.