Band’Uniòn, il quartetto guidato da tra jazz, tango, world music
Di Bonaventura
Il bandoneon di Daniele Di Bonaventura risuonerà stasera nel Parco delle Terme di Levico (ore 21) nell’ambito della rassegna «Vivere il Parco». Il virtuoso musicista marchigiano sarà accompagnato dal suo quartetto Band’Uniòn, formato da Marcello Peghin (chitarra dieci corde), Felice Del Gaudio (contrabbasso) e Alfredo Laviano (percussioni). Nato a Fermo, Daniele Di Bonaventura è compositore e arrangiatore, pianista e bandoneonista, e sin dall’inizio della sua attività ha coltivato un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale classica iniziata a soli otto anni. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro, del cinema e della danza. Coi Band’Uniòn si propone di rileggere una letteratura musicale molto legata alle proprie origini, attorno a musica e stili diversi: dal jazz al tango, dalla musica contemporanea alla libera improvvisazione.
Band’Uniòn, originale per l’accostamento degli strumenti, è intenso e rigoroso, cattura fin dal primo ascolto, dal lirismo limpido ed essenziale alle aggressive sonorità, dalle soffuse e struggenti melodie latine a suoni di semplice purezza. Un quartetto che, pur nel suo essere una proposta di confine, all’incrocio tra etno e jazz, tra tango e improvvisazione, arriva e comunica emozione, lontano da ogni arido manierismo e intellettualistico sperimentalismo. Oggi, dopo tredici anni dalla prima pubblicazione di Canto alla Terra e dopo la pubblicazione del doppio album Nadir (2013), per l’etichetta discografica Tuk Music di Paolo Fresu, e il disco Live (2015), autoprodotto, Band’Uniòn si presenta con l’ultimo lavoro dedicato alle musiche della resistenza e delle rivoluzioni del mondo: Garofani Rossi. L’ingresso è libero.