Eventi degasperiani la solitudine nell’era moderna
Quattordici eventi in dieci comuni della Valsugana tra gli ospiti Quirico, Vinci, Finardi e Albino Ferrari
Sfidare la parcellizzazione della contemporaneità con un intero mese dedicato alla riflessione e all’incontro. Sembra essere questa la missione dell’«Agosto degasperiano 2018», la rassegna di eventi organizzata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in programma dal 27 luglio all’1 settembre. Quattordici appuntamenti (contro i dieci dell’anno scorso) ospitati in dieci diversi comuni da Castello Tesino a Pergine, per unire l’intera Valsugana superando le logiche di campanile. «Il nostro obiettivo non è tanto quello di parlare direttamente di De Gasperi come statista — chiarisce il direttore della Fondazione Marco Odorizzi — quanto di permettere alla cittadinanza di confrontarsi con tematiche afferenti al pensiero di quello che è stato un grande nome del passato ma soprattutto un grande ispiratore per il presente».
Il tema che collega tutti gli appuntamenti di quest’anno è la solitudine, ma declinata al plurale.
Solitudini, perché sono tante e diverse le possibilità e le caratteristiche di questa condizione umana. Da un lato la solitudine intesa comunemente si veste di accezione negativa: la solitudine dell’ultimo, dell’emarginato, di chi soffre. La solitudine della paura e della malattia, la moderna solitudine generata dalle nuove tecnologie ma anche la solitudine istituzionale che si trovano ad affrontare tanti servitori dello Stato e della legalità. D’altro canto, la solitudine può essere intesa come possibilità di ricerca e crescita, condizione non solo utile ma anzi desiderata: la solitudine della riflessione spirituale, la solitudine di chi non si vuole uniformare alla massa, la solitudine piena di pace che si prova davanti alla natura o durante un viaggio. Un approccio complesso che non mira a dare risposte, quando a lanciare interrogativi e suggestioni. Tanti gli ospiti, provenienti come abitudine da ambiti e percorsi differenti.
Aprirà la rassegna venerdì 27 luglio il sacerdote Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena in Toscana, luogo di sosta, ritiro e silenzio per i viandanti di oggi che cercano la solitudine come momento di ricerca interiore.
Il 31 luglio sarà invece il turno di Domenico Quirico, inviato di guerra e caposervizio esteri del quotidiano La Stampa protagonista di un sequestro in Siria nel 2013 durato ben cinque mesi e fautore di un giornalismo teso alla narrazione quotidiana della condizione umana. Spazio, invece, alla musica sabato 4 agosto con uno speciale concerto di Eugenio Finardi. L’evento, organizzato in collaborazione con «Lagorai d’Incanto», proporrà uno show fra musica e parole del grande cantautore italiano, attraversando temi universali e storie di vita personale.
Il teatro di Pino Petruzzelli con lo spettacolo L’ultima notte di Bonhoeffer (7 agosto) racconterà quindi della solitudine di chi, come il pastore luterano giustiziato per essersi opposto a Hitler, tiene fede ai propri principi fino alla morte. E l’incontro con Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, aprirà le porte alla riflessione sulla necessità per l’uomo di entrare in stretta connessione con la natura (9 agosto), mentre quello con Marco Albino Ferrari, direttore di Meridiani Montagne (14 agosto) celebrerà la bellezza e l’emozione di fuggire dal mondo per rifugiarsi sui monti. Particolarmente intensi gli appuntamenti in programma il 21 e 26 agosto, rispettivamente dedicati alla scrittrice «Premio Campiello 2016» Silvia Vinci e a Caterina Chinnici, magistrato ed europarlamentare figlia del giudice Rocco Chinnici. Silvia Vinci porterà nella suggestiva cornice di Arte Sella una riflessione intensa e personale sulla depressione, mentre Caterina Chinnici ricorderà la condizione di chi, come il giudice ideatore del pool antimafia assassinato a Palermo nel 1983, è stato lasciato solo a lottare contro i nemici dello Stato.
Non meno densi di significato i tre incontri che concludono la rassegna. Martedì 28 agosto Christian Raimo, insegnante e firma dell’Internazionale, rivendicherà il ruolo della scuola come ultimo baluardo per combattere la disuguaglianza; venerdì 31 lo psicologo, psicoterapeuta e presidente della Fondazione Minotauro Matteo Lancini indagherà l’impatto della tecnologia sulla nostra vita relazione con l’intervento dal titolo Influencer e hikikomori, gioventù digitale tra popolarità e ritiro sociale. Infine, sabato 1 settembre la giornalista Loredana Lipperini ricorderà l’amica e collega Graziella De Palo, scomparsa a Beirut nel 1980, con una riflessione sul difficile rapporto tra verità e racconto.
Al centro, temporale e tematico, della programmazione, la tradizionale lectio degasperiana (18 agosto) affidata agli studiosi, politologi e professori dell’Alma Mater di Bologna Angelo Panebianco e Paolo Pombeni, intitolata «De Gasperi e il popolo». A far da cornice alla lectio due proiezioni cinematografiche: il 17 agosto La mafia uccide solo d’estate e il 18 in coda alla lectio, Romanzo criminale. Il programma completo è su www.degasperitn.it.